la pannocchia

Come fai quando hai una pannocchia? La separi dalle foglie che l’avvolgono e vi aderiscono strette: il corpo, la mente, l’io funzionale. Ora hai i chicchi gustosi, il vero Sé. Ma devi fonderti col Sé e rimanere fuso il più a lungo possibile, altrimenti non c’è progresso. Anna è già nel sonno desto, eppure Shiva, in versione Madre, le è apparso in sogno e le ha detto di andare più profondamente…

il vero io è sempre desto

Nel sogno della creazione tu hai un corpo. Ma il corpo non basta per operare; è come l’hardware del computer: perché funzioni devi avere un sistema operativo. Il sistema operativo è l’io funzionale. È l’io che amministra tutte la facoltà per interagire col mondo; anche se c’è percezione, se non c’è un io sei in trance, come quando sei anestetizzato, o sei svenuto. Ora che cosa succede: che ti identifichi con questo io funzionale. Per esempio, mediti e ti viene sonno. Chi ha sonno Continua a leggere →

quando vi sono molte barriere devi praticare l’osservare

Quando vi sono molte barriere che impediscono di praticare l’autoindagine, allora devi praticare l’OSSERVARE. Nella meditazione formale metti da parte le altre tecniche, semplicemente siediti e OSSERVA in maniera neutrale tutto quello che si presenta: pensieri, stati, ricordi, nulla… Non è una tecnica di serie ‘B’. Stando a OSSERVARE con equanimità prima o poi ti rendi conto di essere l’Osservatore Ultimo. Non solo, praticando l’OSSERVARE sviluppi la capacità di ‘ESSERE’ Continua a leggere →