le barriere quasi invisibili

A volte nella sadhana ci sono delle barriere forti. Ad esempio l’aspirante medita e gli compare un’immagine mostruosa che lo spaventa. Allora chiama il maestro e attraverso il dialogo capisce che si tratta solo di una trappola della mente. Poiché il fenomeno è forte, una volta tranquillizzato egli è invogliato a sbaragliarlo. Ma le barriere più perniciose solo quelle quasi invisibili. Ad esempio una distrazione… L’aspirante passa la giornata senza far niente e non trova un momento Continua a leggere →

il secchio, il pozzo e la corda

Esiste una stabilità nel Sé che è ancora nell’ambito di Manolaya (la dissoluzione temporanea). Per usate la metafora di Sri Ramana, il secchio (l’ego) si è immerso nel pozzo (il Sé) ma la corda non è stata recisa perciò può ancora ritornare su, anche dopo alcuni anni. Io ebbi l’esempio di un amico indiano. Sembrava a tutti gli effetti realizzato ed era pieno di amore e delicatezza. Proprio per questo ebbe successo come maestro spirituale e fu invitato a Los Angeles. Lì conobbe artisti Continua a leggere →