abbandono totale

Niente è più abbandonato del Divino. È come l’acqua. Assume qualsiasi forma la mente gli fa assumere… eppure rimane sempre Sé stesso.
Perciò se vuoi uscire dal sogno, l’abbandono dev’essere una delle due gambe su cui cammini: impegno e abbandono. Se pratichi con ego, attaccato ai risultati delle esperienze spirituali, puoi arrivare solo fino a un certo punto, e poi ti fermi.
Lo sforzo purifica la mente e ti porta a vedere in una certa misura il Supremo, ma solo l’abbandono ti porta oltre la mente.

Com’è l’abbandono totale?
Ogni cosa che appare è bella e perfetta, è il Divino stesso.
Prima, tu dovresti già aver sperimentato una morte consistente,
che sei quell’essenza che si presenta come un niente .
Ma se non l’hai ancora sperimentata, la sperimenterai.
L’io ha la funzione di controllare la propria vita
mentre tu ora hai dato la vita nella mani del Signore
e accogli qualsiasi cosa appaia come la perfezione stessa,
incluso i problemi che può incontrare il tuo corpo e sua morte.
Le risposte di attrazione/repulsione cessano,
e dopo un po’ il pensiero cessa,
e quindi l’io individuale agente cessa.
A cosa serve un ego in questa situazione???
Si disfa!
E il ‘film’ si disfa…
Solo il nulla, la consapevolezza della consapevolezza, il puro essere e la devozione infinita.

Mt 6, 24-34 – Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza [il mondo]. Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete [di quello che accadrà], né per il vostro corpo, di quello che indosserete [di quello che accadrà al corpo]; la vita [il Sé] non vale forse più del cibo [gli oggetti esterni desiderati] e il corpo [l’essenza] più del vestito [l’apparenza]? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita? [In fin dei conti, credete veramente di poter cambiare qualcosa? Di essere l’agente?]