è tutto questo in questa forma di silenzio

Caro Sergio, in questi giorni colgo in particolare la parola Silenzio in riferimento al Sé. C’è il bellissimo capitolo del libro di Bernadette Roberts, “La Mente Silenziosa”, nel quale mi sembra di riconoscere un po’ quello che colgo. Non parlo del silenzio come assenza assoluta di rumori, o come assenza di qualcosa, e nemmeno come profondità, parlo di un silenzio che sta sullo sfondo di tutto quello che c’è, compreso anche il chiacchiericcio dei pensieri e tutto quello che la coscienza Continua a leggere →

i silenzi di Bernadette Roberts

Bernadette Roberts era cattolica, quindi lei dà un nome coniato da lei ai vari tipi di Silenzio. Ma guardate quanti ne distingue: “La mia passata esperienza mi aveva portato a conoscere intimamente vari tipi e livelli di silenzio. C’è un silenzio interiore; c’è un silenzio che viene dall’esterno; un silenzio che ferma l’esistenza e un silenzio che inghiotte l’universo intero. C’è un silenzio del sé e delle sue facoltà: volontà, pensiero, memoria, emozione. C’è un silenzio Continua a leggere →

un liberato è desto nel Sé e dormiente verso il mondo

Sapendo questo potete fare un rapido auto-check-up per vedere se state procedendo bene verso il dimorare nel Vero Io. Qualcuno potrebbe chiedersi: “Ma se è addormentato verso il mondo potrebbe lasciar morire suo figlio di fame”. No. All’inizio vi sarà sicuramente qualche fase di adattamento alla nuova Realtà che gli si rivela, come testimonia Bernadette Roberts ne ‘L’esperienza del non sé’, poi, dato che percepisce il Divino in tutto e al di là del tutto, è il suo stesso abbandono Continua a leggere →

la via in salita si conclude con la stabilizzazione del testimone

Di fatto, da un punto di vista pratico, la via in salita si conclude con la stabilizzazione del Testimone. Gli aspiranti chiedono spesso quando raggiungeranno i samadhi prolungati, così come leggono sui libri spirituali. La risposta è: quanto è forte il tuo Testimone? Nella meditazione formale in che percentuale sei coinvolto dai contenuti mentali? Il 50%? Allora come credi di poter entrare in samadhi prolungati con quella percentuale? E fuori dalla meditazione formale… qual è la percentuale Continua a leggere →

il suono del vento – Bernadette entra nel nirvikalpa

Ho postato altre due volte questo testo di grande ispirazione. Si tratta del primo capitolo del libro di Bernadette Roberts: “L’esperienza del non-sé”. Questa volta lo vedremo dal punto di vista del nirvikalpa, lo stato privo di concetti. ALCUNE NOTE: 1. Col termine ‘sé’ Bernadette indica il piccolo ‘io’, l’ego; perciò ‘l’esperienza del non-sé’ significa l’esperienza di non avere l’ego, l’io personale. 2. Bernadette testimonia l’esperienza del nirvikalpa Continua a leggere →

come avviene che dall’ego si passa alla non-mente?

Per la grande simpatia (in senso etimologico) che ho con te vorrei condividere la mia opinione. Ciò non implica alcun impegno da parte tua di far qualcosa con ciò che ti dico o di entrare in una particolare relazione con me. Come avviene che dall’ego e dalla mente si passi alla non-mente? Vi sono dei passaggi: 1. L’aspirante attraverso la lettura dei testi sacri e le proprie stesse esperienze dirette che gli confermano gli insegnamenti che ha letto, comprende che il mondo è un’illusione, Continua a leggere →