tutto è indistintamente God Beautiful!

— Maestro, ieri ho sperimentato ancora il savikalpa samadhi. Stavo vedendo un vecchio video sullo smartphone e sono stato catapultato un una dimensione ricca di colori e stati interiori di beatitudine. Poi la mente ha collegato questa esperienza a vecchi vissuti e il samadhi si è interrotto, perché ho pensato che l’esperienza contenesse delle vasana da purificare. Devo ancora migliorare l’abbandono. C’è una dimensione infinita e stupenda nel Sé. — Amato, se vuoi realizzare il sahaja Continua a leggere →

il sottile confine tra spinta al cambiamento e resistenza

Il confine tra spingere per un cambiamento e resistere alla situazione che si sta vivendo è sottile. Il modo migliore è coltivare l’intenzione al cambiamento ma senza opporre alcuna resistenza alla situazione che si sta presentando.

Marco Mineo

COMMENTO DI SERGIO:

Per raggiungere un tale livello di abbandono bisogna essere realizzati nel Sé. E difatti è questo il caso.

cambiare o non cambiare?

Parafrasando Hamlet: è più nobile solo accettare oppure prender le armi e compiere sforzi per correggere? Questo il problema… Spesso incontriamo maestri che dicono che non dobbiamo desiderare di cambiare, che dobbiamo accettare le cose così come sono, e altri invece che esortano al cambiamento. Chi ha ragione? Il mio parere: Se dici a qualcuno che ha una mente tamorajasica di abbandonarsi a ciò che è, lui si abbandona alla mente! Perciò non far niente in questo caso porta a niente, Continua a leggere →