il dialogo col maestro

Sergio — A., il fatto che dici di avere difficoltà a esprimerne a parole le tua esperienze può diventare un vero problema! La comunicazione delle proprie esperienza al maestro, sia negative (barriere e altri contenuti mentali), che positive (realizzazioni spirituali) è fondamentale. QUESTA COMUNICAZIONE CREA COSCIENZA! Ti invito a ricordare che non è l’esperienza in sé a illuminare, ma la corretta comprensione della stessa. La difficoltà che denunci NON È REALE. È relativa a te, perché Continua a leggere →

l’investimento affettivo

Una persona centra veramente Dio se capisce profondamente che il mondo (in quanto molteplicità differenziata e separata) non esiste. Solo in tal modo l’investimento affettivo sull’illusione può cessare e finalmente convergere sul vero IO. Ciò non significa affatto che si è più capaci di operare nel mondo duale. Fisicamente si compiono le azioni necessarie ma interiormente vengono abbandonate a Dio, comprendendo che sono un sogno. In questo modo non si è più coinvolti affettivamente Continua a leggere →

Principi e Regole della Comunicazione

Principi e Regole della Comunicazione scarica in formato PDF Ho notato che molti allievi non sanno affatto comunicare. Interrompere, rispondere fischio per fiasco, passare ad altro tema quando quello su cui si sta discutendo non è ancora concluso, non prestare attenzione a quello che l’altro sta dicendo… tutte queste cose sono ferite e rientrano a pieno titolo nella violazione dell’ahimsa (non-violenza). Questi difetti, di cui magari non vi accorgete, vi porteranno a ritirarvi in una certa Continua a leggere →

quando nella diade si sottovaluta la comunicazione

Nella meditazione diadica la comunicazione fa da pulizia mentale. Il partner che medita dovrebbe comunicare tutti i contenuti mentali che sono emersi come conseguenza della sua autoindagine. In questo modo quei contenuti sono ‘visti’ da 2 coscienze, quella di chi comunica e quella di chi ascolta, ed evaporano come canfora al sole. L’esempio che fanno i maestri è quello della vanga. La vanga penetra il terreno per andare a fondo (l’intento di dimorare nell’io), poi sollevandosi porta fuori Continua a leggere →