felicità

Dai Satsangha di Francis Lucille: Domanda: — C'è un continuo alternarsi di felicità e tristezza. È possibile restare solo nel sentimento di libertà ed esistenza senza il senso di “Io sono felice” e “Io sono triste”? Lucille: — I sentimenti “io sono felice” e “io sono triste” perpetuano la nozione di una persona che è felice o triste; questo concetto è il seme dell’infelicità. Essere felici come persona, come entità separata, è totalmente impossibilità. Se rivendichiamo Continua a leggere →

la cosa più difficile non è liberare l’aspirante dalla sofferenza, ma liberarlo dalla felicità

Fabrizio Torre — Non fare l’errore di credere che non ci sarà più sofferenza. L’unica cosa che può andar via è “chi soffre”... La cosa più difficile non è liberare l’aspirante dalla sofferenza, ma liberarlo dalla felicità (felicità derivante da stati mentali, non dalla gioia dell’essere). N. — Caro Fabrizio, quindi la sofferenza ci sarà sempre, solo sarà diverso il percipiente? Ti chiedo questo perché in questi giorni provo sofferenza. Qualche volta la faccio mia e Continua a leggere →

La Sofferenza Equivale al Sé Separato

Ho trascritto il testo del video di Rupert Spira per un non udente. Lo condivido con voi: Rupert – La sofferenza è uguale a resistenza, e la resistenza vuol dire: sé separato. D. – La mia impressione era che la sofferenza in se stessa non era il problema, ma che il problema sorge quando c’è qualcuno che soffre. R. – Prendiamo prima questa tua affermazione per cui la sofferenza non è un problema. Uno dice: “La mia ragazza mi ha lasciato e come risultato sto soffrendo”, Continua a leggere →