deve emergere la devozione bruciante

— Maestro, è successo qualcosa che non comprendo. Mi sento molto bene. A volte scompare la mente e mi sembra tutto un sogno: ci sono le persone, le cose, gli ambienti, ma tutto è più leggero. Anche fisicamente sembra che tutto si stia sistemando. — È così! Lo jnani vive la vita del mondo fenomenico come se fosse un sogno insulso. Riconosce e segue unicamente i principi della Vita Divina che consiste in: totale devozione e incondizionato abbandono al Sé, a Dio. Questi sono per lui Continua a leggere →

la crisi di manonasa

P. — Credo di non essere portato per l’abbandono. Domenica ho avuto una forte crisi, è emersa un sacco di rabbia, un forte stato nervoso che non riuscivo a controllare. Oggi ho provato a meditare un po’, ma è impossibile. Questo stato è stato preceduto da un sogno. C’era una donna che si trovava in un posto squallido che emanava un forte fetore. Lei mi chiese, senza parlare, di portarla via da quel luogo. Sergio — Ma il fetore è dell’ego e la donna è l’Atman. La questione Continua a leggere →

l’evoluzione della relazione duale

L’evoluzione della relazione duale consiste nel tramutarsi in samadhi, lo stato unitivo. Il primo tipo di samadhi è il savikalpa, dove senti di essere Uno con ogni altra cosa nell’essenza, ma compare ancora l’apparenza della forma. Per esempio, guardo un albero e sento che io e l’albero siamo Uno. Poiché l’apparenza è mente, viene detto che nel savikalpa c’è ancora mente. Sri Patanjali negli ‘Aforismi sullo Yoga’ lo chiama sabija samadhi. In sanscrito ‘sa’ vuol dire ‘con’ Continua a leggere →

la definitiva rinuncia

— Carissimo Sergio, volevo ringraziarti per gli ultimi bellissimi post. Mi hanno fatto capire come l'osservatore sia sterile senza l’abbandono; soprattutto mi hanno fatto capire come lo stare nell’Osservare con abbandono sia esso stesso centrarsi nel Sé. — Il Testimone, l'Osservare, compreso e praticato bene diventa alla fine Consapevolezza che Contempla la Consapevolezza. Inizia quindi la battaglia perché tale contemplazione sia il più continua possibile. Poi iniziano i samadhi, in Continua a leggere →

Poi arriva il giro di boa: l’Osservare si rivolge a Sé stessi. Allora si comincia a sprofondare nel Sé

— Accetta il momento presente così com’è. Praticando tale approccio, l’illusione si dirada e comincia a mostrarsi il Sé, che è la stessa ‘Osservazione’ che osserva il momento presente. Gradualmente, la visione del Sé contagia tutta la scena, e allora la pratica diventa: ‘Ama il momento presente così com’è’, perché si coglie l’essenza del Sé nei mutamenti apparenti. Progredendo si perde interesse per i mutamenti apparenti e l’Osservazione si rivolge sempre più verso Continua a leggere →

devi vedere che tutto e amore

Gli aspiranti jnani non capiscono l’amore. Ne sottovalutano l’importanza e quando arrivano alla fine del percorso non ce la fanno a varcare la porta di manonasa. Devi vedere che tutto e amore. TUTTO! Anche le cose che dal punto di vista umano sono negative: non puoi lasciare nemmeno un’ombra di negatività! Trova l’amore dappertutto, anche nell’odio. Allenati in questo fin quanto non diventa naturale. Perché È NATURALE! È esattamente come le cose veramente sono. Se non capisci Continua a leggere →

resoconto di una realizzazione

Introduzione di Sergio – Quando l’aspirante è pronto a varcare Manonasa (la dissoluzione definitiva dell’identificazione con la mente), spesso l’ego tenta l’ultimo forte colpo di coda prima di collassare. L’aspirante va attraverso una forte crisi in cui si sente improvvisamente retrocesso all’inizio della sadhana. L’autrice del report lamentava già da qualche settimana di provare una paura apparentemente insuperabile della morte e del nulla. Il Maestro le aveva detto che nel suo Continua a leggere →

il sostrato di tutta l’esistenza è amore

La pratica del testimone ci aiuta a separare il Sé dal non Sé, l’Essenza eterna e immutabile dai fenomeni transitori e impermanenti. Ma quando poi si è in grado di entrare nel Sé a volontà – fase che è prima di manonasa, la dissoluzione definitiva dell’identificazione con la mente, in quanto comporta ancora un certo sforzo della volontà –, anche il relativo diventa Sé. È come dire: prima mi identifico con le onde e sono sempre travagliato, allora imparo attraverso il testimone Continua a leggere →

sonno sveglio

— Verso le 10 di oggi, improvvisamente sono colta dall’ispirazione di seguire il tuo consiglio ed entrare nel waking sleep [sonno sveglio] e abbandonarmi completamente e definitivamente al Sé. Mi distendo sul letto con l’intento di entrare nel waking sleep, contattare la paura di morire e aprirmi all’Amore per dissolve questa paura. Mi stupisco della facilità con cui entro nel waking sleep nonostante i dubbi iniziali della mente… Pochi istanti e sono in questo sonno consapevole Continua a leggere →

le barriere che si presentano quando si vuole dimorare nel Sé

Quando l’aspirante giunge a vedere bene il Vero Io e a distinguerlo dalle sovrapposizioni dell’io personale, si apre per lui la possibilità di dimorare in Esso. A questo punto per i più sorgono due barriere. Una è che il mondo scompare, l’azione scompare, il tempo è ininterrotto e immutabile ed è stare nella propria vera natura assoluta. Questo aspirante avrà ripetuto più volte l’insegnamento dei libri spirituali “il mondo è un’illusione”, ma ora che la cosa diventa reale Continua a leggere →