non oltrepassare il gradiente

L’allievo può essere sollecitato ad impegnarsi in uno sforzo superiore alla proprie capacità per un breve periodo – ad esempio durante un Ritiro (vedi la storia di Philip Kapleau nella ricerca del ‘MU’) – ma nella pratica ordinaria bisogna dargli una sadhana che possa padroneggiare e al contempo progredire. In quest’ultimo caso il Maestro deve fare attenzione a NON OLTREPASSARE Il GRADIENTE dell’allievo (il livello di capacità dell’allievo di quel momento); Ramana non commetteva Continua a leggere →

gettare la pietra nello stagno

È un’espressione zen. Lo stagno con la superficie immobile che riflette il cielo è la mente di chi pratica lo Zazen. Ma allora perché gettare una pietra e increspare la superficie? Per fare uscire quelle parti di mente – e di identificazione – che sono rimaste nascoste e che vanno invece integrate al fine di conseguire la Liberazione. Vi racconto – per chi non conosce ancora la storia – la pietra nello stagno che sperimentò Philip Kapleau. Era un anno che praticava Zazen in un Continua a leggere →

devi stabilizzare la calma

Bisogna che comprendiate questo processo e la sua importanza, altrimenti la Via spirituale diventa fantasiosa. Alcune tradizione, come lo Zen, partono dalla calma: molte ore seduto a contare i respiri e mantenere la postura… ma non sanno chi sono, e questo non manca di effetti collaterali. Noi partiamo dall’esperienza diretta, e quindi uno sa chi è… ma poi deve cambiare il DNA, e questo in massima parte vuol dire stabilizzare la Calma; l’altra parte riguarda il comportamento etico – Continua a leggere →