seguo i tuoi post…

— Seguo i tuoi post. Grazie. Sperimento attraverso il corpo la vita, talvolta il corpo si dissolve e percepisco... lo chiamo l’abbraccio di Dio... perché non saprei spiegarlo meglio. Leggendo dal tuo profilo trovo spunti e trovo anche riscontro a certi stati che sperimento quando 'sono' nella disidentificazione. Forse non c’è proprio da fare niente, semplicemente essere e lasciare che sia nella consapevolezza della perfezione dell’essenza come emanazione della coscienza stessa... Continua a leggere →

le porte dell’infinito

Non appena si ferma la mente: ecco la PERFEZIONE!! Tu sei già la Sublimità Suprema, non hai bisogno di far qualcosa per diventarlo. È questa la sadhana: fermare la mente, non certo creare il Sé. Come fermi la mente, sali di vibrazione, e se continui si aprono le porte dell’infinito: meraviglia inesplicabile! Io lo vedo dai miei allievi: quelli che hanno una vibrazione più alta sanno fermare la mente, e quasi sempre sono anche quelli che meditano. Poi c’è sempre qualcuno che si Continua a leggere →

come funziona la sadhana

Vorrei farvi capire come funziona la sadhana nella via di jnana e nel raja yoga. L’abbandono alla mente è impurità, debolezza, inconsapevolezza, confusione. La concentrazione crea purezza, e questa purezza si tramuta a un certo punto in abbandono: l’aspirante si concentra per rimanere sulla sensazione di ‘io’, a un certo punto, dovuto alla purezza, questa stessa concentrazione si tramuta in meditazione permanente senza sforzo: lo stato naturale. Perché allora altre vie che usano Continua a leggere →

il corpo e il Sé

D: Ho riflettuto molto su questa cosa del corpo e del Sé. Io ho avuto molti problemi con il corpo, anche come retaggio di vite precedenti e impressioni genealogiche; questo mi ha portato alla professione infermieristica e in seguito alle discipline olistiche. Ho lavorato a lungo e sono arrivata ad avere un buon rapporto con il corpo, come strumento di yoga. Poi sono di nuovo crollata, per vari motivi che non sto ad elencare. Ultimamente, procedendo nella pratica di autoindagine, la volontà e Continua a leggere →

chi pratica la sadhana?

— Ma chi pratica la sadhana? — Questa domanda nasce dal credere che la mente e l’ego siano nemici. Lo sono perché impuri. Ma quando l’ego ha sofferto abbastanza, desidera il superamento dei suoi stessi limiti. Allora si impegna in una sadhana per purificare la mente e orientarla ad accogliere la Verità del Sé, l’Essere-Consapevolezza. Quando la mente diventa pura, vede il Sé. Allora si fa da parte e l’identità si sposta dall’io individuale al Sé. Fin quando il corpo è in Continua a leggere →

l’unico motivo per cui posto

L’unico motivo per cui posto sul mio diario e sul sito è di far sapere agli aspiranti maturi che ci siamo. Alcuni dei consigli postati possono essere utili, ma certamente non possono sostituire una guida individuale. Le sadhana sono diverse, i sadhaka sono diversi, le fasi che attraversano sono diverse. Perché lo faccio? La stessa consacrazione che mi ha spinto a ridestare Sergio al Sé mi anima ad aiutare ‘altri’ (per così dire) a farlo. È sempre lo stesso amore per il Sé. Fabrizio Continua a leggere →

le crisi nella sadhana

A volte la sofferenza nella sadhana è inevitabile. L’aspirante passa delle crisi più o meno lunghe e non trova nessun soluzione per risolverle. Quello che sta accadendo è che un vecchio paradigma con cui egli stava vivendo si è esaurito, ma non è ancora apparso il nuovo paradigma. Durante la crisi niente funziona più, prima si meditava bene e adesso non si riesce più a meditare, o non si raggiungono più quegli stati che si raggiungevano, ecc. Sembra così perché la mente crede che Continua a leggere →