la mente del Brahman

Yoga Vasistha, Libro VI, Nirvana Prakarana Capitolo II 50. Le menti dei dotti che sono illuminate dalla ragione diventano subito fluide; ma quelle degli ignoranti, che sono indurite dai desideri del mondo, non cedono né alla forza del fuoco né a quella dell’acciaio. Esse continuano nondimeno a germogliare come l’erba che più viene falciata e incendiata, e più rispunta dalle radici incombuste. 51. Brahman è un’immensa vastità, ed essendo tale anche la vastità dell’universo, non Continua a leggere →

che esperienza ha un illuminato?

Partiamo da una base di distacco dalla mente, che è il film della creazione multiforme, e di distacco dall’ego, cioè non c’è più il senso di essere un io personale separato. Su questa base ha luogo il waking sleep (il sonno profondo da svegli) di varia intensità, e il nirvikalpa samadhi, che è il livello più profondo del waking sleep. Chiarito questo, va detto che l’illuminato può vivere esperienze molto variegate. Queste esperienze sono cangiate dall’equilibrio tra i tre Continua a leggere →

su illuminazione e guru

— Meraviglioso il tuo post. Trascendenza... cerco nella mente una definizione e quello che trovo è scivolare in un totale rapimento, dove ogni limite scompare e rimane l'esistere in totale beatitudine. Niente è più mio, non riconosco i luoghi né i confini, non fa differenza ad occhi aperti o chiusi, sono io che contengo e al tempo stesso sono contenuta e ciò che è contenuto. — Sì, ma non necessariamente è qualcosa di così scenico. Può essere solo interiore e dall’esterno sembri Continua a leggere →

sono la pura coscienza

— Caro Sergio, da quando ho avuto chiarezza e ho iniziato a lavorare sull’identità di essere La Coscienza è stato per me illuminante. Il tuo ultimo consiglio di fare dei check, mi fa sperimentare con chiarezza quando sono scivolata in una identificazione; ma il fatto stesso di farlo mi riporta subito alla Coscienza, che balza come in “primo piano”, sbiadendo tutto il resto. È incredibile come sia semplice! — Merito a te di aver colto il suggerimento! Ricordare di essere la Pura Coscienza Continua a leggere →

il mio Guru

Il mio Guru è ed è stato Dio, che è apparso nella mia vita in vari modi e sotto varie forme per comunicare con me secondo il livello di consapevolezza che avevo in quel momento. La vera e propria istruzione spirituale l’ho ricevuta da quattro Maestri dell’Advaita Vedanta: Adi Shankara, Vasistha, Ramana Maharshi e Atmananda (Krishna Menon). Non so chi preferire dei quattro, nel mio cuore li vivo come un’unità. Devo anche tanto a Jnaneshwar e a Lester Levenson per avermi dato la comprensione Continua a leggere →

il secchio, il pozzo e la corda

Esiste una stabilità nel Sé che è ancora nell’ambito di Manolaya (la dissoluzione temporanea). Per usate la metafora di Sri Ramana, il secchio (l’ego) si è immerso nel pozzo (il Sé) ma la corda non è stata recisa perciò può ancora ritornare su, anche dopo alcuni anni. Io ebbi l’esempio di un amico indiano. Sembrava a tutti gli effetti realizzato ed era pieno di amore e delicatezza. Proprio per questo ebbe successo come maestro spirituale e fu invitato a Los Angeles. Lì conobbe artisti Continua a leggere →

c’è solo pura coscienza

Vasistha: “O Rama, proprio come nello stato di veglia non c’è materialità negli oggetti visti in sogno – sebbene sembrino concreti nel sogno stesso –, questo mondo appare materiale ma in realtà è Pura Coscienza. L’acqua vieta nel miraggio non è mai esistita, allo stesso modo non c’è un mondo reale ma solo Pura Coscienza”.

Lo Yoga Vasistha

sabija e nirbija samadhi

Il Samadhi è lo stato di unione in cui l’io individuale cessa di essere e si fonde nell’UNO. È la meta più ambita da qualsiasi via spirituale oltre la quale c’è solo la liberazione definitiva. Né più soggetto né oggetto, solo l’UNO. In questo stato non sono possibili dubbi, incertezze, autoanalisi; vi fossero si ricadrebbe nella dualità. Vi sono due tipi di samadhi. Nello yoga di Patanjali vengono chiamati sabija e nirbija, nell’Advaita Vedanta: turiya e turiyatita. Nel sabija Continua a leggere →

3 livelli di Illuminazione

Per esemplificare vi presento 3 livelli di illuminazione traendo spunto dal seguente brano dello Yogavasistha: “Allora il condizionamento mentale svanisce e abbiamo il non-attaccamento. Non si è più schiavi delle azioni e dei loro frutti. La visione si stabilisce fermamente nella verità e la percezione dell’irreale viene indebolita. Pur vivendo e funzionando in questo mondo, colui che è dotato di questa visione incondizionata fa ciò che dev’essere fatto come se fosse addormentato, senza Continua a leggere →