un’apparente dicotomia

— Amato, Nello stato di quiete profonda, dove tutto rimane immutato, vivo come in una dicotomia, non sentendone però il peso, ma solo osservandola.
Interiormente nulla muta, tutto rimane fermo come il fondo dell’acqua di un lago anche se il vento increspa la superficie. Il corpo invece prova emozioni e desideri a cui sto dando ascolto, gioendo nel momento in cui tutto avviene ma rimanendo profondamente nel silenzio. Ecco ciò che accade.

— È una dicotomia temporanea, anche se può durare a lungo, che fa parte del percorso verso la liberazione. Io stesso vivo questa esperienza.

Normalmente noi abbracciamo la via spirituale saturi della sofferenza e dello stress che abbiamo subito nel mondo. La pratica ci porta a un buon grado di abbandono. Quando l’abbandono prende il posto della volontà, del controllo, ecco che anche kama, il piacere: del corpo, delle emozioni, della vita, la bellezza della natura ecc. viene per essere integrato.

Così l’aspirante vive l’apparente dicotomia che descrivi: da un lato Shiva, dall’altro i desideri che si liberano. Ma se noti è una dicotomia solo concettuale, perché non si è più compulsivi verso i desideri come un cittadino del mondo.

N. è l’esempio luminoso di questa fase. Un incompetente potrebbe ritenere che vi sia poco Shiva in lei, ma è impossibile una tale libertà di Shakti senza la libertà di base che proviene da Shiva, dal relativo distacco.

Pensate al mio caso. Io ho visto mia moglie trasformarsi in uno scheletro con la pelle in un mese e mezzo. Non sono stato in grado di prenderla ‘sportivamente’ e ho respinto con forza tutto ciò che è esistenza. Ora che ho raggiunto l’abbandono sono aperto anche al piacere del corpo, a ridere per una frivolezza, alla bellezza della natura… Ma come tu dici, Shiva osserva sempre presente.

Tutti hanno questa esperienza, R. lo sa bene. E quanto più hai rifiutato il mondo, tanto più si presenta kama per essere integrata.

So enjoy my beloved (perciò, gioisci amata mia).

— Grazie. È vero è una dicotomia concettuale e non sono più affannata e compulsiva verso i desideri come lo ero fino a pochi giorni fa. Vivo quanto accade. Non saprò mai come ringraziarti.