un’apparente dicotomia

— Amato, Nello stato di quiete profonda, dove tutto rimane immutato, vivo come in una dicotomia, non sentendone però il peso, ma solo osservandola. Interiormente nulla muta, tutto rimane fermo come il fondo dell’acqua di un lago anche se il vento increspa la superficie. Il corpo invece prova emozioni e desideri a cui sto dando ascolto, gioendo nel momento in cui tutto avviene ma rimanendo profondamente nel silenzio. Ecco ciò che accade. — È una dicotomia temporanea, anche se può durare Continua a leggere →

orfani di madre

Una mia amica, o meglio, una Dea che mi onora della sua amicizia, fa un sogno: — Ci sarebbe stato un disastro imminente, mia madre, piangendo si diceva dispiaciuta per lasciarmi in un mondo così in pericolo. Io le dicevo sorridendo “non preoccuparti mamma, la vita è così, non è un problema”. Cosa significa secondo voi questo sogno? Qual è la ‘femmina’ che ti protegge (per così dire) dai pericoli del mondo? L’identità personale! E se quella è la madre, qual è questo ‘disastro Continua a leggere →

sul silenzio e il parlare

Poonja (Papaji): — Io non ho volontà personale. Lo stesso potere che mi ha tenuto in silenzio per anni oggi mi fa parlare. Sri Ramana Maharshi: — Lo jnani è nel silenzio anche quando parla. Sergio: — Molti pensano che tenere la bocca chiusa sia stare nel silenzio. Il Silenzio è assenza di attività mentale, cioè assenza di pensieri. È l’ego che pensa reagendo-giudicando-valutando ciò che appare, o cercando di prevedere che possa apparire. L’ego proietta quindi una dinamica temporale Continua a leggere →