l’autoindagine è più semplice e naturale di quel che si creda

Alcuni amici non praticano bene l’autoindagine. Essi si coinvolgono a esaminare o analizzare la mente: devo liberarmi dal rapporti che ho avuto con mia madre ecc. La cosa può essere interessante per il miglioramento (presunto) della persona. Ma dato che loro non sono una persona, ma il Sé, questa tendenza alla psicoanalisi è fuorviante: sortisce la continuazione dell’ego (l’io individuale) che si presume che migliori in quel modo. Le domande ‘Chi sono io’, ‘Chi sta sperimentando Continua a leggere →

esperienze dirette

Le esperienze dirette vanno attraverso 4 fasi: 1. All’inizio l’aspirante le ha e non se ne accorge nemmeno. 2. Nella seconda fase se ne accorge ma non è consapevole del momento non duale, la sua attenzione è attratta solo da quello che la mente realizza dopo l’esperienza diretta. Sono le esperienze dei patriarchi del vecchio testamento che erano a un livello piuttosto bassuccio. Lui vive che è uno con Dio, la stessa cosa, ma quando esce la mente gli dice “Io sono il figlio di Dio” Continua a leggere →