Sono morto il 28 aprile 2013

Ricevo da un amico: Sono morto il 28 aprile 2013. Il dolore atroce [la morte di un proprio caso] sospese il senso del tempo e del fare. Allora non me ne sono accorto perché prevalse l’acutezza del dolore, ma col crollo di ogni traccia di sicurezza e di ‘comfort zone’ restava solo la testimonianza di ciò. Da un lato la sofferenza intensa, dall’altro mi sentivo ovattato e come accolto da una presenza amorevole che suggeriva un senso di sollievo. Solo dopo il mind clearing ho ricordato Continua a leggere →