jñānaṃ bandhaḥ – la conoscenza è una catena

Renato Cadeddu: — 1:1 “Jñānaṃ bandhaḥ” il secondo verso degli Sivasutra: il legame è la conoscenza; effettivamente, data la coscienza come non-nata sono conoscitore e conoscenza a riassorbirsi in essa. 1:2 Caitanyamātmā: la coscienza è l’essere! Sergio: — È meraviglioso!! Ho sempre cercato di dirlo. Il ‘Dopo Io Sono’ è che anche la conoscenza dell’IO impersonale/universale viene abbandonata dopo che ha trionfato. Ma rimane in standby. Nisargadatta era in quello Continua a leggere →

dovete profondamente capire che siete sempre presenti!

— Trovo che nella coscienza manchi un contenuto di cui non so dire nulla; possono solo testimoniarne l’assenza, senza però averne mai testimoniato la presenza. — Secondo la mia esperienza, che non si può dire conclusiva, è come quando sfochi la vista e guardi nel vuoto: non si può dire che vedi e non si può nemmeno dire che non vedi, è come uno stato della vista in standby. Riguardo a turiyatita io credo che la migliori definizione la diede Rajiv: non si può dire che vi sia coscienza Continua a leggere →

solo l’ego vuole liberarsi dell’ego

Dai Satsangha di Francis Lucille: Partecipante: — A volte vedo l’Io Sono come una funzione, un testimoniare. Lucille: — Se diciamo che è una funzione, è comunque limitativo perché gli si attribuisce una connotazione dinamica. È anche la quiete universale. Nel Vangelo secondo Tommaso, Gesù dice ai discepoli: “Se vi dicono: ‘Da dove venite?’, rispondete: ‘Veniamo dalla luce’. Se vi chiedono: ‘Qual è il segno della luce in voi?’, rispondete: ‘È il moto e la quiete’. Continua a leggere →