la grande confusione che c’è nell’insegnamento

Nisargadatta lavorava a livello sottile con le persone che erano presenti al suo Darshan. Spesso diceva “Non importa se non hai capito. Capirai quando sarà il momento”. Egli non si curava delle parole, che usava unicamente come scalpelli per destrutturare i concetti dell’aspirante. Poteva fare un discorso a qualcuno e due minuti dopo dire l’esatto contrario, e il giorno dopo dare un’altra versione ancora. Quello è il modo in cui lavorava, non si è mai curato troppo di chiarire le sue Continua a leggere →

il placido evaporare del testimone nella pura coscienza

Quando il testimone si è completamente stabilito, inizia ad evaporare nella pura coscienza. La pura coscienza è consapevolezza non più condizionata da alcun aspetto di testimone. È consapevolezza senza l’andirivieni di oggetti nascenti. Si può aspettare fino a che avvenga la dissoluzione; non vi è motivo di affrettarsi perché non vi è sofferenza e il testimone è la dolcezza stessa… Però certe sottilissime dualità rimangono comunque intrinseche al testimone… Si può aspettare la Continua a leggere →