il potere del Sé

Sri Ramana Maharshi, Discorso 505 Babu Rajendra Prasad disse: “Sono venuto qui con il permesso del Mahatma Gandhiji e devo tornare subito da lui. Può Sri Bhagavan darmi qualche messaggio per lui?”. M.: Adhyatma sakti [il potere del Sé] opera dentro di lui e lo guida. Ciò è sufficiente; di cos’altro ci dovrebb’essere bisogno?   Continua a leggere →

l’aspirante con una mente debole

Cominciamo col definire mente debole e forte secondo Sri Ramana Maharshi. È forte la mente che può focalizzarsi su un solo oggetto senza distrazioni. È debole il contrario. Quando l’aspirante ha una mente debole, pur avendo esperienze dirette, ricade continuamente nei contenuti mentali. Per rafforzare la sua mente deve allenarla a concertarsi su un solo oggetto. Per noi l’oggetto è la ‘sensazione-io’. Individua l’Io e mantieni la tua attenzione concentrata lì. Il cuore dell’io Continua a leggere →

tutte le vie portano al Sé

Finalmente una lettera ragionevole e ben scritta! Non di rado ricevo mail con scritto: “NULLA”, oppure “Forse un giorno ci incontreremo”... Chissà perché le persone credono che per essere spirituali debbano scrivere e comportarsi in maniera stravagante. A ogni piano la sua giustizia. *    *    * Francesco: — Buongiorno, Il mio percorso spirituale è iniziato 15 anni fa quando ho iniziato a meditare. All’inizio tramite corsi che avevo fatto in Asia avevo appreso la meditazione Continua a leggere →

Il cuore dell’uomo saggio è a destra, il cuore dello stolto è a sinistra

Sri Ramana Maharshi, dal discorso 77: “Aprendo la Bibbia il Maestro trovò nell’Ecclesiaste: “Esiste l’Uno soltanto e non vi è secondo” e “Il cuore dell’uomo saggio è a destra, il cuore dello stolto è a sinistra” (10, 2). Commento di Soham: — Il saggio è nello Spirito, lo stolto è identificato con il corpo fisico.   Continua a leggere →

ioità 4, 5 e 6

La Ioità 4 – Ioità, Parabhakti e Vairagya Per conoscere il significato di Ioità cliccate qui La Ioità è il Fuoco divino che brucia tutte le guaine (corpi, kosha) che costituiscono l’identificazione dell’aspirante con la forma illusoria, e le vasana che generano quelle guaine, lasciando l’aspirante ciò che veramente è: Pura Luce del Sé. Per ardere in tale fuoco, l’aspirante deve aver maturato la Parabhakti. Il suffisso ‘para’ vuol dire ‘supremo’, ‘bhakti’ vuol dire Continua a leggere →

possiamo leggere la Bibbia?

Sri Ramana Maharshi, dal discorso 164 D. – Dovremmo leggere la Bhagavad Gita ogni tanto? M. – Sempre. D. – Possiamo leggere la Bibbia? M. – La Bibbia e la Gita sono la stessa cosa. D. – La Bibbia però insegna che l’uomo è nato nel peccato. M. – Il sentirsi uomo è il peccato. Non c’è nessun senso d’essere uomo nel sonno profondo. Il pensiero del corpo fa nascere l’idea del peccato. La nascita del pensiero è essa stessa peccato. A un’altra domanda il Maestro Continua a leggere →

ioità

In inglese la chiamano I-amness. ‘I am’ significa ‘io sono’, il suffisso ‘ness’ crea il sostantivo, il trattino ti dice che è una sola parola. In italiano si tradurrebbe ‘Ioità’. Poiché suona strano, l’ho sempre tradotto ‘Io Sono’, e come me gli altri. Ma a volte c’è solo l’Io non collegato al corpo e alla persona – il ‘sono’ è implicito, perché l’io è entrambi essere e coscienza. È un Io puro, pura Ioità, che c’è sempre e che testimonia tutto con Continua a leggere →

gocce di nettare di saggezza

Sri Ramana Maharshi, Discorso 314 [Le note tra parentesi quadre sono di Soham] Nelle risposte di ieri, Sri Bhagavan ha detto che nel sonno profondo il Sé è Pura Coscienza; ha indicato inoltre il Sé presente nella transizione dal sonno alla veglia come ideale per la realizzazione. Ora gli si chiede di spiegare di nuovo lo stesso concetto. M. – Nel sonno profondo il Sé è Pura Coscienza. Nello stadio di transizione tra sonno e veglia si evolve in aham (io) senza idam (quello) [l’Io puro Continua a leggere →

se si è continuamente consapevoli nello stato di veglia, la consapevolezza continuerà anche nel sonno profondo

Sri Ramana Maharshi, Discorso 481 Muruganar chiese: “Che cos’è prajnana?”. M. – La conoscenza assoluta (prajnana) è quella da cui deriva la conoscenza relativa (vijnana, la falsa conoscenza o maya). [Nota di Soham – Vijnana è la conoscenza dello stato di veglia, per questo è detto ‘ignoranza’, opposto a ‘jnana’ che è saggezza. È anche il quinto aggregato secondo il buddismo. Quando nel ‘Sutra del Cuore della Perfetta Sagezza’ si legge “la coscienza è vuoto”, Continua a leggere →

due tipi di allievi

Vi sono due tipi di allievi, quelli che restano in relazione col maestro e diventano come dei figli e quelli che vengono, prendono ciò di cui hanno bisogno e poi proseguono per la loro strada. Entrambi sono validi. Ho escludo da questa categorizzazione quegli aspiranti che si rivolgono al maestro ma non sono ancora pronti ad essere guidati. La relazione tra loro e il maestro si romperà prima o poi.   Continua a leggere →