conversazioni con swami Annamalai

Aspirante: — Sono stato un ricercatore serio e risoluto per poi rassegnarmi a ricercare la fine dell’illusione almeno apparentemente. Poi mi sono ritrovato al punto di partenza. Se la Grazia deve avvenire che avvenga altrimenti pazienza.
Grazie.

Soham: — Se non conosci il Sé, devi continuare a praticare finché non hai una o più esperienze dirette del Sé. Quando conosci il Sé, devi continuare a sforzarti di rimanere nel Sé fin quando non vi rimarrai ininterrottamente e senza sforzo.

Ti allego un passo tratto da ‘Conversazioni Con Swami Annamalai’, in cui un aspirante solleva il tuo medesimo problema.

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D: medito molto ma la maggior parte delle volte sembra che non ottenga alcun risultato. Tutto il mio sforzo va sprecato quando non riesco a zittire la mia mente o darà i suoi frutti in futuro?

SA: La maggior parte delle menti sono come legna bagnata, hanno bisogno di asciugare per un lungo periodo di tempo, prima che possano prendere fuoco. Quando la tua mente è sul Sé si sta asciugando, quando è sul mondo si sta nuovamebte bagnando. Lo sforzo che investi per tenere la mente rivolta al Sé non va mai sprecato! È sprecato solo quando perdi l’interesse per la realizzazione definitiva e ritorni alle tue vecchie abitudini mentali.

Non preoccuparti se i tuoi sforzi non producono effetti immediati, prima o poi riceverai la tua ricompensa.

Riguardo a quesiti come i tuoi, Sri Ramakrishna una volta raccontò una storia: «Due sadhu decisero di fare insieme intense tapas (pratiche spirituali) per ottenere il darshan della Dea Kali. Concordarono inoltre che se Lei non fosse apparsa loro, si sarebbero uccisi.

Le loro tapas furono così intense che all’una di notte La Dea Kali apparve davanti a loro. Uno dei sadhu gioì della beatitudine proveniente dal Darshan della Dea, l’altro invece perse conoscenza ed entrò in una stato comatoso.

Il sadhu che era rimasto desto si preoccupò per l’amico, e chiese a Kali: “Abbiamo entrambi praticato la stessa sadhana, eppure quando sei apparsa il mio amico ha perso i sensi ed è entrato in coma. Perché tale disparità tra noi due? Non mi sembra giusto, entrambi abbiamo praticato la medesima quantità di tapas”.

“Hai praticato queste tapas per diverse vite”, rispose Kali. “In passato hai perso conoscenza proprio come ora l’ha persa il tuo amico; oggi puoi rimanere cosciente proprio grazie alle tue pratiche precedenti e perché il tuo karma si è esaurito. Il tuo amico ha ancora molto karma da esperire. Un giorno, quando avrà completato la sua sadhana e avrà esaurito il suo karma, avrà la stessa esperienza consapevole che tu hai adesso”».

• Grazie all’amatissima Jnanananda per avermi segnalato questo prezioso passo ❤