il lavoro su una subpersonalità paranoide con un aspirante di medio livello

— Tu hai una subpersonalità paranoide. Non te l’ho menzionato prima perché ti saresti identificato con essa e saresti stato male. Ora invece hai la capacità di osservarla con un certo distacco. Leggine il profilo che ti mando. Ho selezionato per te una 50ina di item (voci di una lista) che riguardano questo profilo di personalità. Sono tanti, ma alcuni si ripetono e perciò lavorando sulla lista li troverai già trasformati quando arrivi a loro, altri non ti apparterranno. Tutta la lista si ridurrà a un 25 item. Sono sempre tanti, ma man mano che li trasformi in amore, i successivi ti risulteranno sempre più facili da trasformare e ti richiederanno sempre meno tempo ed energie.

Lavora con profondità e calma. In meno di due mesi dovresti concludere. È un lavoro prezioso perché si tratta di sciogliere una gabbia di comportamenti condizionati e automatici forieri di tantissimo dolore.

LISTA:

1. I tuoi genitori sono stati critici, duri, svalutanti, severi, avevano sfiducia in te, hanno tradito la tua fiducia, ti hanno rifiutato, avevano mancanza di calore, estraneità nei tuoi confronti? Individua i sentimenti che sono nati in te di conseguenza e trasformali in amore.

2. Hai relazioni evitanti? Quali sentimenti stanno dietro a questo comportamento? Trasformali in amore.

3. I tuoi genitori erano sospettosi e persecutori nei tuoi confronti? Individua i sentimenti che sono nati in te di conseguenza e trasformali in amore. Ecc. ecc.

— L’aspirante lavora con impegno e dopo una decina di giorni mi scrive: — 20 minuti fa, stanco di non so cosa per la giornata, sono andato in camera per fare il mio esercizio. Avevo stabilito di non riferirmi a nessun item preordinato, ma di voler lavorare sulla negatività che spesso si insinua in me. Mi sono fatto dire dall’intuito dove si trovasse il problema, ed ecco che spunta il mio io stanco, sfinito di fare esercizi, di sottoporsi a disciplina, perché malgrado dia sé stesso per costringersi e piegarsi agli esercizi non riceve nulla in cambio! All’inizio era stanco, quasi piangente ed è lì che ho cominciato a dargli il mio amore: io che amavo un altro mio io… Si è un po’ disteso, ma con una certa difficoltà. Ed è allora che ho deciso di toccarlo con un dito! Si è girato di scatto con una faccia bestiale e mi ha detto: “Figlio di puttana, ma che cazzo vuoi, non posso solo faticare!!”. Queste più o meno il senso delle sue parole. In quel momento ci sarebbe voluto l’esorcista… Gli ho parlato con dolcezza, come dentro una sfera di luce e gli ho chiesto cosa volesse. Non ho avuto risposta. Lui c’è ancora e io continuo ad amarlo.

— Bravissimo! Complimenti!

Il tuo buon lavoro ha fatto emergere subito uno dei principali conflitti della subpersonalità paranoide. Bisogna capirla. Da un lato c’è tanta rabbia per le ferite ricevute nella relazione con i genitori, dall’altro lato c’è la figura dei genitori che è ormai introiettata come tuo super-io che ti disistima e ti impone una rigida disciplina che non lo soddisfa mai, e tu gli obbedisci per dimostrare che sei bravo. Si ripropone al tuo interno lo schema della relazione con i tuoi genitori attraverso lo sdoppiamento tra un super-io e un io che lo subisce. In pratica sei l’istruttore di marines di te stesso. Ed è proprio questo che ti causa l’incapacità di godere, di provare piacere di cui tanto ti lamenti.

Tu naturalmente hai affrontato questo lavoro con l’approcciò da istruttore di marines cui sei abituato, e la parte di te che subisce si è ribellata. L’ha fatto con la stessa rabbia che ha accumulato a cause delle ferite nella relazione con i genitori, tanto da sembrare un demone. Di fronte a questo fenomeno ti sei comportato benissimo e con grande maturità: le hai dato amore e comprensione invece che biasimo e sprone. Si possono anche compiere degli sforzi, ma con autostima e accordo interiore, ed essendo tolleranti e benevoli con i propri limiti, come lo si è con un bambino che ha bisogno di amore. Un bel successo. Congratulazioni!

— Grazie Sergio, continuerò con più benevolenza e attenzione.

— Sembrerebbe una frase new age, ma questa volta è più che appropriata: Ama il bambino che è in te. Così invertirai lo schema della subpersonalità paranoide