la difficoltà degli aspiranti jnani a capire bhakti

Istruzioni per un Aspirante Lottatore

Se le tue meditazioni sono così ‘lottate’, come tu dici, accontentati di un’ora per volta.

L’ego deve perdere!, perché l’ego non può raggiungere la Liberazione. Per raggiungerla l’aspirante deve metterlo da parte e abbandonarsi a Dio; allora giunge la Grazia con il samadhi, lo stato unitivo.

Sospendi il tuo modo abituale di meditare e medita nel modo seguente:

Chiudi gli occhi e contatta la sensazione interiore di Dio.
Digli: “Io da solo non posso farcela. Mi abbandono a Te”.
Quindi immergiti con abbandono tra le Sue braccia, ossia abbandonati nella sensazione-Dio.
Puoi anche chiedergli delle Grazie specifiche: superare ostacoli nella sadhana, benefici per i tuoi cari, salute ecc.
Questo instaura un rapporto duale col Divino che però porta allo stato unitivo.
Jnana se non è impollinato da Bhakti è STERILE!, e non giunge a compimento, e viceversa.
Inoltre abituandoti alla relazione con Dio, se non ti liberi mentre il corpo è in vita, quando muori il tuo ultimo pensiero sarà Dio, e ciò ti dà la possibilità di ottenere la Liberazione nel dopo-morte, o in subordine di accedere a una reincarnazione elevata e fausta.
Fammi sapere.

Commenti:

Monica: — Grazie caro Sergio. Non è sempre semplice comprendere quanto amore c’è nella resa a Dio, ma quando accade è così dolce… Abbandonarsi alle Sue cure, affidarsi, fondersi, come tra le braccia di una madre. È così perfetto. E noi tornare piccoli, al nostro posto… Si è così dolce. Grazie ancora.

Sergio: — Le tue parole mi rinfrancano il cuore, come sempre. Tu sei già in questo, cara Monica. Io ho un’amica che è così. Solo che esteriormente lei è una guerriera e ha un temperamento molto maschile. Così quando mi vede mi chiama cameratescamente: Ciccio, Cocco, Ragazzo… Io però sono in contatto col suo cuore e non vi faccio troppo caso

Maria: — Grazie Sergio, ogni tanto questa resa arriva senza essere cercata… e in quel momento ‘esiste’ solo lei…

Sergio: — È magnifico!! Quale felicità!! La devozione e l’abbandono si trasformano nel samadhi, lo stato di unione ❤ ❤ ❤

Gaetano: — Grazie mille, proverò seguendo i tuoi consigli, visto che ultimamente sono molto lottate le mie meditazioni.

Sergio: — Se sei nella stessa situazione del sadhaka a cui ho scritto, sì. Ad un altro avrei potuto dire di sforzarsi di più. Dipende…