l’abbandono a Dio

— Caro Sergio, quali video spirituali mi consiglieresti?

— Tu entri facilmente nel samadhi, quindi il prossimo passo è stabilirti nel samadhi. Questo è possibile solo se ti abbandoni completamente a Dio.

Nella realizzazione l’ego agisce, ma come esecutore delle direttive divine; è una mera funzione, non ha titolarità per decidere sulla tua vita. Se invece è l’ego a decidere, nella migliore delle ipotesi entrerai e uscirai dal samadhi, ma l’ego non se ne andrà definitivamente. Perché se ne vada e tu possa entrare nel samadhi ininterrotto, devi essere profondamente abbandonata a Dio.

Un esempio. Una mia amica realizzata fa la cuoca. A un certo punto ‘sente’ che deve lasciare il posto di lavoro in cui è. Ha una mente molto pura; nei sogni non si vede più come persona ma come presenza cosciente senza forma. Dunque quando lei ‘sente’ un messaggio dal Sé, non ha dubbi che sia del Sé; oppure sa che viene dal corpo o dalle memorie della mente. Lascia il lavoro è mi dice: “Non voglio mettermi a cercare un lavoro. Sento che deve venire da Dio”. La mattina dopo le telefona la titolare di un ristorante chiedendole se vuole lavorare da loro. Si tratta di due sorelle che gestiscono il ristorante e seguono entrambe un percorso spirituale. Quando va a trovarle viene accolta con amore e loro le parlano con un linguaggio spirituale, tipo: “Vogliamo che anche tu sia contenta. Devi trovarti bene, sentire buone energie” ecc. Le offrono un’ottima retribuzione. Bisogna lavorare, ma lo si può fare in un bel modo, con amore e gentilezza.

Queste risposte della Grazia Divina avvengono solo se si è completamente abbandonati a Dio. Altrimenti si verificano in misura minore, in ragione del grado di abbandono che si ha verso Dio. Dice il Signore Krishna nella Bhagavad Gita: “Quelli a me devoti sono per me i più cari”.

Dunque quali video sono i più indicati per te in questo momento? Quelli che favoriscono il tuo completo abbandono a Dio. Ti suggerisco di leggere il Capitolo 7, ‘L’Abbandono’, dal libro ‘Sii Ciò Che Sei’ a cura di David Godman