sul ‘chi agisce’ e la discontinuità nella consapevolezza

Sri Ramana Maharshi, Discorso 628

Dopo il suo ritorno dall’Europa, il signor D. ebbe un colloquio privato di alcuni minuti con Sri Bhagavan. Disse che la sua visita precedente aveva prodotto qualche risultato, ma non proprio come aveva desiderato. Poteva concentrarsi sul lavoro – non è indispensabile la concentrazione per il progresso spirituale? Il karma (l’azione) gli piaceva perché lo aiutava a concentrarsi.

M. – Non vi è karma senza un karta (chi agisce). Se cercate chi agisce questi scomparirà. Dov’è allora il karma?

Il signor D. desiderava un insegnamento pratico.

M. – Cercate il karta. Questa è la pratica.

La signora D. disse che nella sua consapevolezza c’erano delle interruzioni e desiderava sapere come renderla continua.

M. – Le interruzioni sono dovute ai pensieri. Non potreste essere consapevole delle interruzioni se non pensaste che vi siano; è solo un pensiero. Ripetete la vecchia pratica: ‘A chi sorgono i pensieri?’. Continuate a praticare finché non ci saranno più interruzioni. Soltanto la pratica può produrre una consapevolezza continua.