un altro errore che si compie col samadhi

Gli aspiranti sulla via di Yoga e di Jnana spesso pongono più attenzione all’ottenimento di uno stato yogico che all’abbandono al Divino. Poiché il samadhi non è null’altro che abbandono, con il loro approccio potranno ottenere al massimo solo samadhi istantanei, nulla di più. Allora aumentano i loro sforzi, ma il risultato non cambia; perciò sono sempre arrabbiati. Notando poi il loro astio e paragonandolo allo stato emozionale descritto dai maestri in samadhi, si arrabbiano ancora di Continua a leggere →

l’io individuale è la causa di ogni dolore

Tutti i problemi sono creati dall’io individuale. I Grandi Acharya – come Shankara, Jnaneshwar, Ramana – dicono che il Brahman è un oceano di beatitudine, mentre alcuni insegnanti dicono che la beatitudine è ancora un fenomeno della mente. Lo dicono perché non hanno il samadhi. Hanno compreso tutto: di essere Pura Coscienza e l’illusorietà del mondo fenomenico, ma non esperiscono il dissolvimento dell’io individuale nel samadhi. Se non si dissolve l’io individuale nello stato Continua a leggere →

sono come in un dormiveglia continuo, anche al lavoro

— Amatissima, ti mando la versione più estesa della vita di Papaji. È proprio quella che avevo letto anni fa in qualche libro di carta che chissà dov’e finito. Vi sono tanti aneddoti in più rispetto a quella che ti ho mandato. Sono molto belli e commuoventi. Puoi saltare le parti che hai già letto e leggere quelle nuove, se vuoi. — Amato, grazie... Mi commuovo ❤ È da ieri sera, dopo la lettura della versione che mi hai inviato ieri, che sono come in un ‘dormiveglia’ continuo; Continua a leggere →