il senso di essere

L’autoindagine è molto semplice: esiste solo il SENSO DI ESSERE: cioè TU! Tutto il resto è un sogno e va ignorato. Però nel sogno appari come una persona: devi lavorare, mangiare, avere una casa e una valanga di altri bisogni… Sono le proiezioni dei tuoi desideri che sono diventate una realtà onirica. La vita ti pone delle sfide per incrementare il tuo non-attaccamento al sogno. Quando ti sei finalmente deciso a mollare la persona, resta solo l’ESSERE che sei TU, e se ti sei distaccato Continua a leggere →

innamorati dell’io

— Quale consiglio daresti a chi pratica l’autoindagine. — Devi innamorarti dell’IO. Certo all’inizio l’IO si confonde con l’io personale, l’ego, ma scandagliandolo bene si vedrà che l’IO è l’eterno Essere-Consapevolezza in ciascuno di noi, è Ishvara. Poi devi sviluppare una personalità autonoma. Se hai una personalità che dipende dagli altri, nella tua coscienza gli altri saranno in primo piano rispetto all’IO, e tutta la tua attenzione andrà sprecata nell’illusoria Continua a leggere →

autoindagine

— L’autoindagine procede bene, cerco di lasciare passare ogni pensiero nella coscienza e tenere la mente vuota con l’attenzione sul testimone che non cambia. Mi sono accorto che praticamente tutti i pensieri che facciamo sono parecchio inutili. Ma non passa mai niente di buono? È sempre tutto da scartare? Che ne so qualche intuizione ogni tanto... — Come ti viene questo? Abbiamo tradotto il libro di Lucille e fai di queste domande? Pensieri profondi, profonde comprensioni, intuizioni Continua a leggere →

autoindagine – istruzioni

Ti suggerisco l’autoindagine, che è la base. L’autoindagine è l’unico percorso realizzativo, per questo viene chiamata la via diretta. Questo non significa che le altre vie non possano essere realizzativa, ma lo diventano quando nell’ultima fase subentra l’autoindagine. Al di là del nome, ‘autoindagine’ è quando l’attenzione dell’aspirante inverte la direzione di 180°: dagli oggetti percepiti (esteriori e interiori, grossolani e sottili) al Soggetto percipiente. Solo allora Continua a leggere →

esiste solo il Sé e brilla in ciascuno come ‘IO’

Quando, seguendo i dettami dell’autoindagine, portate tutta la vostra attenzione al soggetto ‘IO’, questo è spesso ricoperto da impurità che richiamano all’io personale legato al corpo-mente. Ciò ha fatto sì che molti advaitini abbiano rinunciato a dimorare nell’IO scegliendo l’Essere o la Consapevolezza come soggetto. Voi dovete ignorare quelle impurità dell’io personale. Dovete sapere che il vero IO, chi veemente siete voi, è puro Essere-Consapevolezza: eterno, senza forma, Continua a leggere →

l’autoindagine è più semplice e naturale di quel che si creda

Alcuni amici non praticano bene l’autoindagine. Essi si coinvolgono a esaminare o analizzare la mente: devo liberarmi dal rapporti che ho avuto con mia madre ecc. La cosa può essere interessante per il miglioramento (presunto) della persona. Ma dato che loro non sono una persona, ma il Sé, questa tendenza alla psicoanalisi è fuorviante: sortisce la continuazione dell’ego (l’io individuale) che si presume che migliori in quel modo. Le domande ‘Chi sono io’, ‘Chi sta sperimentando Continua a leggere →

autoindagine

L’unica cosa che esiste è Puro Essere – ‘puro’ significa privo di qualità e di forma. Questo Puro Essere si manifesta nella coscienza degli esseri senzienti più evoluti come la sensazione di ‘io’; se io faccio un appello e dico ‘Chi è Giovanni?’, Giovanni porta la mano al petto e dice ‘Io!’. L’io, quando si identifica con un oggetto: il corpo fisico o un’identità della mente, subisce un’aberrazione ottica e appare come un io individuale, che noi chiamiamo ego, Continua a leggere →