la permanenza nel Sé

La permanenza nel Sé dipende da quanto tu sei disposto ad essere nulla. Più ti consideri qualcosa e meno riesci a stare nel Sé o addirittura a contattarlo. Poiché il Sé è veramente nulla, il vuoto, se appena appena sei qualcosa non ci entri Tu puoi leggere lo Yoga Vasistha e concordare col grande Rishi maestro di Rama che tutto il mondo fenomenico è nulla, ma nella misura in cui sei ancora qualcosa, in quella stessa misura avrai difficoltà a contattare o a permanere nel Sé. Mentre Continua a leggere →

il terzo toro dello zen: quando il Sé viene confuso con gli opposti della mente

— Stamattina ero in meditazione, ho mandato amore, mi sono concentrato su Bhagavan e fuso con il guru, ad un certo punto ho sentito di non essere più io, una sensazione di profonda ‘assenza’, non riesco proprio a descrivere, era una bellissima sensazione non di beatitudine ma come di non essere. — Se guardi i 10 tori dello Zen, l’aspirante all’inizio vede solo parti del toro (il Sé): non esisto, sono tutto ecc. È la fase in cui l’aspirante entrando nel Sé perde delle identificazioni, Continua a leggere →