l’assolutamente determinante e fondamentale comprensione che è tutto nulla

— Questa notte non ho fatto sogni che ricordo. Come oramai accade di sovente, mi sono svegliata spesso. A volte la mente si mette subito in movimento, allora mi sposto consapevolmente nel testimone e ogni cosa si riassorbe. Mi sono sganciata dai contenuti emersi ieri, non ho alcuna emozione o sensazione, solo frammenti di sbiaditi ricordi. Rimango invece agganciata alla stessa indifferenziata coscienza che riluce negli stati di veglia, sonno e sonno profondo senza registrare alterazioni nei Continua a leggere →

paura di volare

— Carissimo Sergio, da un paio di giorni ho difficoltà a meditare. Succede da quando, durante una meditazione, ho sentito che si stava dissolvendo tutto, che stavo perdendo ogni senso di io e di esistere, ero solo il vuoto, un vuoto vivo come nient’altro e allo stesso tempo un tutto pienissimo. — E da un po’ che mi dici di questa paura del nulla, del vuoto, che tutto si dissolve… Non è risolvibile dalla mente. Dobbiamo ricorrere a una metafora per spiegarla. Il bruco ha paura del vuoto Continua a leggere →

il Vuoto

— Carissimo, grazie per il lavoro fatto su “paura del vuoto”. Qualche istante fa, dopo aver letto alcune parole di Sri Ramana, mi è apparso il pensiero “paura del vuoto”… Il pensiero era neutro, senza emozioni. Ed è arrivata un’esperienza: Io, il senza forma, puro Essere, posso lasciar cadere il corpo nel vuoto, veder cadere il corpo nel vuoto, essere contemporaneamente l’esperienza di cadere ed esserne testimone, senza alcuna emozione se non l’Amore, e resto Intatto, Continua a leggere →

Ramana Maharshi sul Buddha

“Buddha è stato ingiustamente accusato d’essere ateo perché negava l’esistenza di un sostrato. “È vero che il Sé è sia Tutto che Niente. In quanto materia è ogni forma, ma in quanto Sé Astratto – il Vuoto da cui scaturisce la materia – è il Nulla. “La materia è reale relativamente. È reale in senso limitato perché la sua origine è nella Realtà [ultima] stessa”. Continua a leggere →

la permanenza nel Sé

La permanenza nel Sé dipende da quanto tu sei disposto ad essere nulla. Più ti consideri qualcosa e meno riesci a stare nel Sé o addirittura a contattarlo. Poiché il Sé è veramente nulla, il vuoto, se appena appena sei qualcosa non ci entri Tu puoi leggere lo Yoga Vasistha e concordare col grande Rishi maestro di Rama che tutto il mondo fenomenico è nulla, ma nella misura in cui sei ancora qualcosa, in quella stessa misura avrai difficoltà a contattare o a permanere nel Sé. Mentre Continua a leggere →

il suono del vento – Bernadette entra nel nirvikalpa

Ho postato altre due volte questo testo di grande ispirazione. Si tratta del primo capitolo del libro di Bernadette Roberts: “L’esperienza del non-sé”. Questa volta lo vedremo dal punto di vista del nirvikalpa, lo stato privo di concetti. ALCUNE NOTE: 1. Col termine ‘sé’ Bernadette indica il piccolo ‘io’, l’ego; perciò ‘l’esperienza del non-sé’ significa l’esperienza di non avere l’ego, l’io personale. 2. Bernadette testimonia l’esperienza del nirvikalpa Continua a leggere →

il vuoto

Il vuoto è la trasparenza della coscienza quando è pura. Il contemplatore vede il vuoto, ma quel vuoto non è un niente, è la purezza della vera natura, che è anche libertà dalle condizioni e silenzio che è quiete. È simile con quanto capita con l’acqua delle piscine quando è calma; l’atleta dal trampolino vede solo il fondo della piscina ma non l’acqua, ma l’acqua c’è! Per questo nelle gare di tuffo dei rubinetti versano zampilli alla base del trampolino in modo che l’atleta Continua a leggere →

la consapevolezza del vuoto

La consapevolezza del Vuoto – comune denominatore, essenza unitiva – è ciò che permette di essere il Brahman, ciò che veramente siamo. Viceversa vi saranno sempre, inevitabilmente, distrazioni e identificazioni verso la molteplicità degli oggetti esterni percepiti come altro da sé. La consapevolezza del Vuoto non limita affatto l’ammirazione del bello – sperimentato come il profumo di Dio e non già come altruità –, né l’amore che è la sorgente stessa del sogno della molteplicità. Continua a leggere →

su vipassana, dimorare nel Sé e bhakti

Su Vipassana e Dimorare nel Sé si dorrebbe scrivere un capitolo a parte. Io le consideri entrambe vie di Jnana. Non c’è niente che porti al controllo della mente (della reazione alla sensazione e quindi della produzione mentale condizionata) come la Vipassana. Gli step o realizzazione che si ottengono con tale pratica sono dettagliatissimi. Ma si può praticare a lungo senza sapere chi siamo. Ciò perché solo quando l’osservare si rivolge a se medesimo si ha il riconoscimento del Sé. Col Continua a leggere →

riconoscere il vuoto nella forma

“La veglia è il sogno che sogna di non sognare” Jorge Luis Borges La natura di tutto è Vuoto, ma questo vuoto non è un nulla perché contiene Consapevolezza. La consapevolezza di cui parlo è prima della coscienza duale frammentata dalla mente in soggetto ed oggetto. In questa consapevolezza originaria soggetto e oggetto sono Uno. Il Vuoto è la natura ‘pura’ di tutte le cose: quieta, silente, priva di contenuti, di movimento, di intenzione. La Consapevolezza è la Continua a leggere →