tutta la vita deve diventare una preghiera

— Come puoi rilanciare l’amore in questo caso?
Come puoi convertire questo incidente in amore?
Ti metto sulla strada. Quando l’episodio ha risvegliato in te i contenuti che mi hai detto, in che identità eri? Tu sei quella identità? Tu sei Dio!
Allora per favore entra nell’identità del Padre delle tue creature: l’autista, il capo dell’autista, Il presidente della commissione ecc.
Ora che sei nell’identità di Dio genitore, come puoi rilanciare l’Amore in questo caso? Come puoi convertire quell’episodio in Amore? Come puoi pregare per sanare questa ed altre situazioni dolorose?

— Probabilmente ero nell’identità della vittima che non può reagire. Quello che posso fare è visualizzare queste persone e inviare loro amore nella meditazione.

— Perfetto!
Devi arrivare alla sorgente dell’amore. Devi convertire tutto in amore, altrimenti mancherai l’obbiettivo. Sarai uno dei tanti esseri che si lamenta e che giunge alla morte senza essere riuscito a trasformarsi.

Tutta la vita deve diventare una preghiera. Ricordo la nostra amica che doveva fare qualcosa di importante per lei, eppure non la fece perché non la sentiva in quel momento, non aveva avuto l’ispirazione interiore. Mi disse: “Tutta la vita è una preghiera. Se non è preghiera non ha senso farlo”. Praticando l’Amore, l’amore steso ti dirà come accrescere il tuo Amore. L’ego diminuirà, e con lui anche il senso di separazione. La diminuzione dell’ego porterà al distacco dalla tua persona, e questo all’unione col Sé, non episodica, ma permanente.

Amore e devozione, congiunti a Jnana (la Conoscenza) sono gli ingredienti più rapidi e sicuri per la stabilità. Anche la concentrazione può farlo, ma è assai più difficile e meno sicura. La concentrazione rende potenti e se l’ego non è stato stemperato dall’Amore si approprierà di quei poteri. Lo yogi menzionato nella biografia di Jnaneshwar era riuscito a protrarre la vita del suo corpo fino a 1400 anni e poteva controllare gli animali; eppure era arrogante e pieno di sé. Intorno a noi vi sono non pochi di questi aspiranti che la gente crede illuminati ma che si trovano nella condizione che ho appena detto.

La nostra amica, che è una bhakta-karmi, si massacra di lavoro per gli altri malgrado l’età, i dolori e i problemi di salute. Sollecitata da me, perché è sobria e di poche parole, mi ha scritto: “Sono un granello di polvere o un petalo di rosa, non cambia nulla… ma innamorata di Dio, e Lo vedo in ogni granello di polvere e in ogni petalo di rosa… sempre di più”. Meraviglioso!

Continua il dimorare nel Sé, e introduci nella tua sadhana la pratica ‘sistematica’ dell’Amore e della Devozione