un rimedio alle angosce

Lo scopo della vita non è sopravvivere, ma amare gli altri. È il motivo per cui prendiamo una forma e entriamo nella dualità. La dualità, che ragioni ha? Ve lo siete chiesto?… Una soltanto: farci conoscere, esperire l’Amore.

Perciò, hai l’attenzione fissa sulla tua sopravvivenza: salute, situazione economica, relazioni, desideri inappagati?… Cambiarle direzione. Volgila ad essere utile agli altri, a far loro del bene.

Devi abituarti però. Controlla ogni mattina quando ti svegli, e durante il giorno, se stai pensando al tuo tornaconto o a far del bene agli altri. Quando ci riesci…ah, che lenimento… Quale? Ti dimentichi di te stesso, che è il guadagno maggiore che si possa avere nella vita

C’è un’avvertenza però: NON ASPETTARTI UN RITORNO!

Se il ritorno c’è, bene; sennò amen… Se ti aspetti di essere ricambiato dalle persone a cui fai del bene, anche solo un riconoscimento, allora stai sviluppando attaccamento e ti leghi di nuovo alla gabbia dell’ego. Se poi il ritorno non c’è, tornerai a chiuderti su te stesso e siamo al punto di prima.

Dunque il consiglio è: non esigere il tuo credito dalle persone, lascia che ti paghi Dio! È il migliore investimento: ti lascia appagato e LIBERO!

Porta il fiore del tuo amore sul palmo della mano aperta,
non stringerlo nel pugno;
solo così ti inonderà di tutto il suo profumo.

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“Una mano aperta
che tiene una rosa:
o, piuttosto,
un fiore che cresce in una mano aperta.

Una mano aperta
è già un bellissimo simbolo,
e quando poni un fiore
sul palmo di una mano
aggiungi molto alla sua bellezza.

Sia benedetta la tua mano
sulla quale crescono le rose”.

Khalil Gibran