è nel mondo ed è ancora un pochino del mondo

“Quando anche l’ultimo sguardo è dissolto, l’apparenza della manifestazione, sostenuta dal concetto che la definisce, si dissolve come concetto e continua come Sé”.

Jnanananda

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Commento di Sergio

Anche dopo la realizzazione può rimanere un velo di ‘osservazione’. Essa è impersonale e non viene percepita dallo jnani come dualità, ma in realtà rivela che vi sia ancora una sottile presenza di mente. È il caso di quegli illuminati che subendo un evento stressante si coinvolgono e poi subito dopo si ricompongono nel Sé.

Lo jnani prima o poi si avvede del suo limite. Ad esempio, subisce uno stress e non se ne accorge perché rimane inalterato nella beatitudine del Sé, ma lo stress gli causa un disturbo psicosomatico: una bronchite, per esempio. Lo jnani telefona al maestro per qualche ragione. Il maestro conosce la tecnica della dottoressa Gabriella Mereu e nota che lo jnani ha la tosse. Allora chiede “Quando è cominciata questa bronchite?”. “Qualche giorno fa, devo aver preso freddo”. “Cosa ti fanno venire in mente i bronchi sul piano psicologico?”. “Una profonda comunicazione con l’esterno”. “Poco prima della bronchite c’è stato un evento che ha ferito la tua profonda comunicazione con l’esterno?”. Essi individuano il momento stressante e lo dissolvono col mind clearing. Ora il maestro dice “Rivolgiti ai bronchi e chiedi loro mentalmente se la causa dell’infiammazione è stata risolta o se c’è ancora qualche altra causa”. “Mi appare la tal cosa”. Vanno all’altro evento e lo dissolvono col mind clearing. “Vai di nuovo ai bronchi e chiedi se c’è ancora qualche causa di infiammazione”. “Mi dicono di no. Sento già il respiro fluire bene. Non tossisco più”. Ora il maestro dice “Pur rimanendo nella beatitudine del Sé, in qualche modo subisci ancora il mondo; dunque il mondo esiste ancora. Devi implementare l’Abbandono a Dio”. Lo jnani dovrebbe farlo all’istante, non appena si accorge del suo limite.

Un ulteriore e più profondo Abbandono al Sé fa sì che l’osservazione-testimonianza svanisca e sia riassorbita nel Sé. Allora, anche quel po’ di oggettività del mondo che ancora restava scompare del tutto, ed è tutto il Sé. Solo allora di quello jnani può dirsi a ragione “È nel mondo ma non è del mondo”.