il piacere dell’unione con Dio

Shivananda: — In questi giorni, sia durante la meditazione che nel corso della giornata, sento momenti di perdita di dualità. Noto spontaneamente il respiro. Chi respira?... Percepisco freschezza nell’aria e mi sembra che io stessa sia il respiro. Allora sopraggiunge una letizia soffice e delicata, e mi ritrovo sospesa nella letizia. Si apre uno spazio nel quale mi dilato come aria fresca e piacevole, in una sensazione per certi versi quasi sensuale. Come se mi espandessi in una sorta di immobile Continua a leggere →

che cos’è l’amore?

Sogno un uomo che sta allenando una squadra di ragazzini. Poi l’uomo va in una stanza ed io lo seguo. Parliamo. Mi chiede cosa ho fatto nella vita. “In che senso?” rispondo. “Nel senso dell’amore” dice lui. Allora io gli inizio a spiegare che cos’è l’amore, e concludo dicendo che noi siamo l’amore che fa esperienza di se stesso. A quel punto allargo le braccia e divento una luce unitaria di amore assoluto… Un’estasi, che mi ha portato da mondo di sogno a quello della veglia Continua a leggere →

il nulla di Shiva

Questo Nulla di Shiva, che trascende qualsiasi movimento, ha il volto della benevole equanimità del Buddha. Dovete comprendere bene la differenza tra l’arido nulla del piano causale, in cui il nulla è visto come un oggetto separato e non vi è identità con esso, e l’Universale Nulla della coscienza di Shiva in cui avviene il riconoscersi. ‘Nulla’ è un termine che nel linguaggio comune ha un valore negativo. Il nulla spirituale significa Purezza, ossia: nessuna concettualità, nessun Continua a leggere →

amore è verità

Amore è Verità, il non-Amore è ignoranza. Ogni atomo di questo universo, ogni particella subatomica, è luminoso amore di Dio. Anche il criminale è Amore, vestito dall’ignoranza di credere che la sua natura sia quella del criminale. Per questo Narada poté convertire Valmiki, dopo che questi aveva già compiuto ben 72 omicidi, di cui peraltro andava fiero, tanto da conservare in una brocca un fagiolo per ogni efferato omicidio. E cosa divenne Valmiki dopo la conversione? Uno Continua a leggere →

pace che include tutto

Respiro, respiro… L’attenzione si sofferma sul respiro, ed è come se il respirare non le appartenesse più. Il respiro ora è Pace che si amplia in un oceano che comprende tutto, è l’Essenzialità di ogni forma della manifestazione. La Serenità è così naturale che se anche la morte fisica si presentasse in questo stesso istante, non potrebbe che risplendere come Grazia infinita del Sé. Jnanananda   Continua a leggere →

diedero a Bhagavan la notizia della morte di qualcuno

Sri Ramana Maharshi, dal Discorso 64 Diedero a Sri Bhagavan la notizia della morte di una persona. Egli disse: “Bene, i morti sono davvero felici, si sono sbarazzati della loro problematica sovracrescita: il corpo. Il morto non piange, ma i sopravvissuti s’addolorano per lui. La gente ha forse paura di dormire? Al contrario, il sonno è desiderato e al risveglio tutti dicono d’aver dormito bene. Il sonno è una morte temporanea; la morte è un sonno più lungo. Poiché l’uomo muore anche Continua a leggere →

la liberazione è data dall’annientamento dell’io personale, ma ciò si può conseguire solo tenendo il Vero Io sempre in vista

Sri Ramana Maharshi, discorso 139 D.: – È sufficiente rivolgere la mente all’interno oppure dobbiamo meditare su ‘Io sono Brahman’?. M. – Rivolgere la mente all’interno è la cosa principale. I Buddisti considerano che il flusso del pensiero ‘Io’ sia la Liberazione, mentre noi diciamo che tale flusso proviene dal sostrato sottostante, che è la sola Realtà. Perché si dovrebbe meditare su ‘Io sono Brahman’? La liberazione è data dall’annientamento dell’io personale Continua a leggere →

prima della conoscenza – 3

Questo Fluire Senza Comprensione Sri Mahasara: — Leggendo la condivisione di Jnanananda e il suo sogno, ho sentito l’impulso di condividere ciò che è accaduto i primi di febbraio: ho compreso nel profondo il senso di ciò che accade in questo fluire del presente. A fine di gennaio, una notte ho sognato di essere incinta. Avevo una pancia piccola. Mi hanno praticato il cesareo, ma il bambino non era pronto per nascere. Io proseguivo attraverso lo svolgersi delle giornate tranquillamente, Continua a leggere →

prima della conoscenza

Soham: — Entro in uno stato di non conoscenza interiore. Come se non vi fosse spazio per definire qualcosa, e non c’è nemmeno qualcosa. E avverto un bisogno di più completa assenza di conoscenza, di comprensione. Il senso di fluire, ma senza comprensione. Non vi sono domande. A un livello superficiale sì. Ma non mi sento collegato alla macchina superficiale. La macchina superficiale sembra vedere, distinguere, ma io sono da un’altra parte. Sono lì dove non si conosce, né vi è Continua a leggere →