non tutti i samadhi sono in grado di produrre benefici

Vi sono alcuni tipi di psicotici che hanno dei samadhi. Non avendo un io strutturato, si depersonalizzano facilmente ed entrano in samadhi. Ma la loro non è saggezza; difatti mantengono molti attaccamenti, paure e si sbriciolano di fronte alla minima contrarietà.

Ciò vale anche per persone cosiddette normali che hanno avuto ritardi nello sviluppo della loro psiche e sono rimaste interiormente bambini, quindi con un’enorme preponderanza dell’emotività, a fronte di una debole capacità dell’io e del raziocinio di controllare la loro mente. Queste persone in genere provengono da famiglie che sono contemporaneamente invalidanti e protettive-sostitutive, e che trasmettono di continuo al bambino il messaggio che il mondo e le altre persone sono pericolosi e detestabili. Tutto ciò fa sì che il bambino si ritiri, rimanga psicologicamente ‘attaccato alla gonna della mamma’ e non evolva la propria intelligenza emozionale. Diventa fisicamente e anagraficamente adulto, ma rimane con un’emozionalità da bambino.

Il neonato e il bambino fino a prima che impari a parlare sono nello stato unitivo, ma il loro samadhi non è saggezza, perché privo di comprensione e quindi di capacità di trascendere il mondo.

Chi si propone come insegnante spirituale è non di rado contattato da persone che soffrono di disturbi psichici. Esse sono inconsapevolmente mosse dal desiderio di migliorare la loro condizione accreditando i loro disturbi come qualità spirituali, che non sarebbero comprese e accettate da psichiatri e psicologi e dal prossimo in generale.

Infine, anche se la persona ha una struttura psichica abbastanza solida, se il samadhi non è compreso ‘non serve a niente’.