Sovreccitazione

— Ciao Maestro, forse avevi ragione Tu, sono stata sovraeccitata ma se Ti contraddetto  è stato perché mi sentivo calma come la superficie di un lago; ma se stanotte non ho dormito e se sia stamattina che stasera durante la meditazione non sono riuscita a tenere a bada i pensieri, devo concludere che hai ragione Tu, dopotutto sei il mio Maestro.

— Ti preoccupi troppo d’essere cerimoniosa con me. Questo perché mi credi un corpo. La mia è una funzionale. Non mi interessa di possedere ragioni né uno status. Se ti trovi bene con me, lavoriamo insieme; altrimenti puoi trovare altre soluzioni. Tutto qui.

— Stasera intendo tornare a casa, infatti  sento già che non sono più a mio agio, e oggi mi sono “osservata” più volte nervosa. Vorrà dire che mi calmo un po’ soprattutto con le letture.

Ti voglio bene, e perdonami se Ti ho contraddetto, è stata in buona fede, dopotutto non sono abituata ad ottenere il meglio subito… Ecco il perché di tanta euforia.

— Sri Ramana spiega bene questa dinamica. Quando si sperimentano dei samadhi per la prima volta, l’umano diventa sovreccitato. Poi l’esperienza diventa abituale e non c’è più sovreccitazione.