può la coscienza generare non-coscienza e la luce generare tenebre?

Studente: — C’è sempre questo ‘me’, questo … (dice il suo nome) che non muore, c’è sempre il solito programma. Non riesco a liberarmene.

Soham: — È un bel po’ che io e Jnanananda ci sgoliamo nel dirti che non devi pensare all’ego ma al Sé! Dedichi tutta la tua attenzione al programma ego lamentandoti che non muore, e così non fai altro che nutrirlo. Se solo ti decidessi a dedicare al Sé una parte di tutta quell’attenzione che ora riversi sull’ego, a quest’ora ti saresti già stabilito nella tua vera natura.

Infinite volte ti ho ripetuto che resistere o negare un’apparenza – in questo caso l’ego – è il miglior modo per farla perdurare. Piuttosto fai un intento di diventare Uno con essa e quella sparirà, o tenderà a sparire.

Sei cocciutamente Duale! Invece di combattere come Don Chisciotte contro l’ego e l’illusione, rivolgi la tua attenzione al Sé!

Ma tu reclami: “Non posso rivolgerla al Sé perché non ho l’esperienza del Sé”. Quindi, secondo te, dovresti avere l’esperienza del Sé senza che tu vi presta la minima attenzione, anzi mentre combatti contro l’ego (i mulini a vento).

Infinite volte ti ho detto che la realizzazione è una comprensione: LA COMPRENSIONE CHE SEI IL SÉ! Poiché hai già avuto numerose esperienze dirette del Sé, a te basta ricordare solo l’idea del Sé e stare in quella. Non hai bisogno di nessuna esperienza! Mantenendo così l’attenzione sul Sé, avrai tutte le esperienze di beatitudine e samadhi, ma queste sono effetti dello stare nel Sé, vengono dopo, non prima. Anche coloro che per il loro buon karma sono benedetti nella vita da un’esperienza spontanea del Sé, se poi non vi dedicano attenzione e comprensione, non vi traggono niente.

Ho scritto un post in cui chiarisco che per dimorare nel Sé È SUFFICIENTE AVERE L’IDEA DEL SÉ. Ma tu, così impegnato nelle tue battaglie contro l’illusione, non devi aver trovato il tempo di notarlo.

Riguardo al tuo approccio ostinatamente duale nella sadhana, ti rimando al Discorso 613 di Sri Ramana, augurandomi che ti faccia rinsavire.

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Sri Ramana Maharshi, Discorso 613

Un giovane chiese – I pensieri sono semplice materia?

M. – Cosa intendi dire? Intendi ‘materia’ come le cose che vedi intorno a te?

D. – Sì, materia grossolana.

M. – Chi pone questa domanda? Chi pensa?

D. – Chi pensa è spirito.

M. – Vuoi dire che lo spirito genera materia?

D. – Desidero sapere.

M. – Come fai a distinguere tra spirito e materia?

D. – Lo spirito è coscienza mentre il resto non lo è.

M. – Può la coscienza generare non-coscienza e la luce tenebre?