il sogno di uno jnani

❝Questa notte ho fatto un sogno particolare e bello: Suonavo un pianoforte (mi piacerebbe suonarlo nello stato di veglia, ma non ne sono capace), ma per farlo dovevo abbandonarmi completamente, ed in quell’abbandono non potevo sentire la musica che suonavo… Sapevo che era una musica ‘perfetta’, con le note che si sposavano magnificamente, ma io non potevo sentirla! Se volevo sentirla, dovevo lasciare quell’abbandono (delle dita sulla tastiera, qualsiasi idea di musica/melodia e lo stesso Continua a leggere →

problemi con gli allievi

Verso le 16,00 Sri Bhagavan, che era intento a scrivere qualcosa; a un certo punto volse lentamente gli occhi verso la finestra a nord; chiuse la penna con il cappuccio e la ripose nell’astuccio; chiuse il quaderno e lo mise da parte; tolse gli occhiali e li ripiegò nella loro custodia; si distese un po’ all’indietro; guardò in alto, girò il viso da una parte all’altra, guardò qui e là; si passò la mano sul viso, sembrava contemplativo; poi si rivolse a qualcuno nella sala e disse sottovoce: “È Continua a leggere →

l’essenza della mente è consapevolezza

L’essenza della mente è consapevolezza o coscienza. Quando la mente è dominata dall’ego, si trasforma nella facoltà di ragionare, pensare e sentire [essa è dunque duale, separativa]. La mente cosmica invece non è limitata dall’ego, perciò non ha nulla che la separi da sé stessa ed è pura consapevolezza. La mente cosmica, che si manifesta in rari individui, ha la capacità di riportare la debole mente individuale alla forte mente universale. Un tale essere, molto raro, è chiamato Continua a leggere →

cambiare prospettiva

Sri Ramana Maharshi, dal Discorso 473 “Si dice che coloro che vivono o muoiono nel raggio di trenta miglia da Arunachala ottengano la mukti naturalmente. Si dice anche che la liberazione si possa ottenere soltanto con jnana. Ma il Purana afferma che il vedanta vijnana è difficile da ottenere. Dunque mukti è difficile, ma vivere o morire intorno alla collina concede facilmente la liberazione. Come può essere?”. M.: Shiva dice: “Per mio comando” chi vive qui non ha bisogno di iniziazione, Continua a leggere →

incertezze, dubbi e paure

Incertezze, dubbi e paure sono naturali a tutti finché il Sé non è realizzato. Sono inseparabili dall’ego, anzi sono l’ego. D.: Come potranno scomparire? M.: Sono l’ego. Se l’ego scompare, scompariranno anche loro. L’ego stesso è irreale. Cos’è l’ego? Scopritelo. Il corpo è insenziente e non può dire ‘io’. Il Sé è pura coscienza non duale e non può dire ‘io’. Nessuno dice ‘io’ nel sonno profondo. Cos’è allora l’ego? È qualcosa di intermedio tra il corpo Continua a leggere →

la tua meta è la coscienza indifferenziata

— Non ho particolari problemi, solo che la lotta di classe è finita, è persa. Non c'è più la lotta contro il potere. Cerco di stare nel Sé senza pensare troppo a queste cose. — La lotta di classe riguarda il corpo. Sei interessato a realizzare il corpo fisico? Ovviamente no, la mia è una domanda retorica. Stai dunque nell’Uno indifferenziato, cioè nell’Uno senza apparenza di oggetti 😘 Prova così. Chiudi gli occhi e vedi se appare qualcosa che sembra diverso da te. Abbandonati Continua a leggere →

sushupti, il sonno profondo senza sogni

D.: Perché non possiamo rimanere in sushupti (il sonno profondo senza sogni) tutto il tempo che desideriamo, e restarvi anche volontariamente così come stiamo nello stato di veglia? M.: Sushupti continua anche nello stato di veglia. Siamo sempre in sushupti. Si deve entrare consapevolmente in esso e realizzarlo proprio nello stato di veglia. Non c’è un vero entrarci e uscirne. Essere consapevoli di questo è samadhi. Un individuo ignorante non può restare a lungo in sushupti perché Continua a leggere →

devi accettare tutto e tutti così come sono

Interiormente devi ACCETTARE tutto e tutti così come sono, anche i demoni, e considerare che lo stato aberrato in cui essi possono versare è soltanto una fase temporanea del loro percorso evolutivo. In ultimo tutto l’universo sarà completamente realizzato in Dio. Solo con tale approccio potrai evitare qualsiasi resistenza all’unione interiore. Una volta in una grotta di Arunachala un cui soggiornava Ramana con alcuni devoti, arrivarono dei ladri credendo di trovarvi del denaro. Non trovando Continua a leggere →

quell’occhio che vede l’occhio della mente

Sri Ramana Maharshi, dal Discorso 589 D.: Come dobbiamo procedere? M.: Sbarazzatevi del non-Sé, solo questo. D.: Sembra facile ora, ma dopo si dimentica tutto. M.: La vostra dimenticanza implica la conoscenza, perché sapete di aver dimenticato; altrimenti come potreste parlare di dimenticare? Quindi anche l’oblio non è altro che Chit-akasha (lo spazio della Coscienza). D.: Come mai non mi è chiaro? M.: Chit è conoscenza pura e semplice. La mente nasce da esso, ed è fatta di Continua a leggere →

lo spazio della coscienza

Sri Ramana Maharshi, dal Discorso 589 D.: Allora la mente è lo specchio. M.: Mente, cos’è la mente? È una miscela di Chit (intelligenza) e sankalpa (pensieri). Essa forma lo specchio, la luce, l’oscurità e i riflessi. D.: Ma io non la vedo. M.: Chidakasha (lo spazio della coscienza) è solo Pura Conoscenza, è la sorgente della mente. Nel momento in cui sorge, la mente è solo Luce; solo in seguito sorge il pensiero ‘io sono questo’. Questo pensiero-io forma il jiva e il mondo. La Continua a leggere →