quell’occhio che vede l’occhio della mente

Sri Ramana Maharshi, dal Discorso 589

D.: Come dobbiamo procedere?

M.: Sbarazzatevi del non-Sé, solo questo.

D.: Sembra facile ora, ma dopo si dimentica tutto.

M.: La vostra dimenticanza implica la conoscenza, perché sapete di aver dimenticato; altrimenti come potreste parlare di dimenticare? Quindi anche l’oblio non è altro che Chit-akasha (lo spazio della Coscienza).

D.: Come mai non mi è chiaro?

M.: Chit è conoscenza pura e semplice. La mente nasce da esso, ed è fatta di pensieri. Con l’interposizione dell’oscurità o ignoranza, la Pura Conoscenza sembra diversa da ciò che realmente è, e viene vista come ‘io’ e ‘mondo’, che sono pieni di desideri, attaccamenti, odio, ecc. Perciò si dice che il desiderio, ecc. vela la Realtà.

D.: Come liberarsi dai pensieri? È come si dice nell’Atma-Vidya: l’occhio dell’occhio mentale, ecc.?

[Il verso 5 dell’Atma Vidya dice: “Annamalai (altro nome di Arunachala), il Sé, che è l’occhio che sta dietro l’occhio della mente, che a sua volta vede l’occhio (fisico) e tutti gli altri sensi, che conosce l’etere (lo spazio) e gli altri elementi, l’Essere che contiene, rivela, percepisce lo spazio interiore che risplende nel Cuore, quando la mente libera dai pensieri si rivolge verso l’interno, allora Annamalai appare come il mio Sé. È necessaria la vera Grazia, e per ottenerla serve l’Amore. Allora sgorga la Beatitudine].

M.: Lì la mente sta per: spazio, Essere (sat), e l’occhio per conoscenza (chit). Sat e chit insieme formano l’universo.

D.: Come realizzarlo?

M.: Come è esposto nell’Atma Vidya: “Essendo l’occhio dell’occhio della mente, lo spazio dello spazio mentale…”, la qual cosa significa che la Conoscenza dietro la conoscenza relativa, lo spazio della Coscienza che contiene lo spazio della mente, rimane l’Uno e solo sempre splendente.

D.: Ancora non capisco. Come devo realizzarlo?

M.: Si dice anche: “Rimani libero dai pensieri” e “Viene realizzato solo dalla mente ritirata all’interno”. Perciò la mente libera dai pensieri e fusa nel Cuore è la Coscienza (Chit) stessa.

D.: Il suddetto spazio della mente è Isvara o Hiranyagarbha [la coscienza universale]?

M.: Il secondo può restare indipendente dal primo? Lo stesso è per Isvara e Hiranyagarbha.

D.: In cosa differiscono tra loro?

M.: L’Essere Immanente si chiama Isvara.

D.: L’ Essere Immanente non è soltanto Chit-akasha?

M.: L’immanenza può aver luogo solo con Maya, è la ‘Conoscenza dell’Essere’ unita a ‘Maya’. Da ciò il sottile concepisce Hiranyagarbha. da quest’ultimo il grossolano concepisce virat [la totalità degli esseri nei loro corpi fisici]. Chit-atma è soltanto il Puro Essere.