l’abbandono al Divino 3

Notate quanta importanza Sri Ramana Maharshi dà all’Abbandono al Divino, così come al compiere il proprio dovere, e il bene in generale, senza attaccamento al risultato delle proprie azioni Sri Ramana Maharshi, Discorso 521 Alcuni membri del partito del Congresso posero al Maharshi le seguenti domande: 1. Per quanto tempo l’India è destinata a restare in schiavitù? 2. I figli dell’India non hanno fatto abbastanza sacrifici per la sua liberazione? 3. L’India otterrà la libertà durante Continua a leggere →

a un certo punto ti distaccherai dalla mente…

A un certo punto ti distaccherai dalla mente e allora ti apparirà l’oceano unitario del Brahman pieno di grazia. Immergendoti ripetutamente in Esso perderai l’individualità e sarai Liberato. *    *    * Sri Ramana Maharshi, Dal Discorso 610: Si presentò un devoto con queste domande: 1. Poiché le anime individuali e il Brahman sono una cosa sola, qual è la causa della creazione? 2. Il Brahma-Jnani [chi ha realizzato il Brahman impersonale] è soggetto alle sofferenze fisiche e alla Continua a leggere →

il piano della Liberazione

L’oggetto della ricerca della pratica del ‘Chi Sono Io?’ è lo sfondo della coscienza che c’è sempre. È completamente neutro, non alterabile, totalmente libero, neppure si accorge del sogno del mondo; potrebbe esserci la guerra nucleare, rimarrebbe senza un fremito, nessuna eco di quell’evento giungerebbe alla sua Suprema Coscienza, che è prima della apparizione della mente. È il piano del Brahman, del nirvikalpa samadhi, del sonno profondo consapevole. Lo possiamo anche indicare come Continua a leggere →

bellissima la lettera di questa devota

Bellissima la lettera di questa devota. È in uno stato di abbandono al Guru e al Sé. Quando dice: “l’impulso interiore di realizzare il Sé rimane e diventa sempre più forte e pressante”, questo ‘pressante’ non è ispirato dall’afflizione, ma dall’amore che pressa per congiungersi per sempre con l’Amato. Meravigliosa Divina Bhakti❣ È la Bhakti che fa dimenticare sé stessi e la mente. Come ci si può fondere nel Cuore di Dio senza Amore? *    *    * Sri Ramana Maharshi, Continua a leggere →

l’essere consapevoli del veggente deve tradursi in un moto di assorbimento nel veggente

L’assorbimento nel veggente (il Sé) è lo stato naturale del realizzato, e avviene dunque senza sforzo. Il termine esatto dovrebbe essere ‘percipiente’, ma ‘veggente’ è assai più bello e intuitivo. L’aspirante dev’essere consapevole che l’unica Realtà è il Veggente, tutto il resto è illusione; ma tale consapevolezza non deve rimanere una mera nozione duale dell’ego, deve invece tradursi in un moto continuo di assorbimento nel Veggente. Solo allora darà risultati. Questo sforzo Continua a leggere →

il regno dei cieli è dentro di voi

Sri Ramana Maharshi, dal Discorso 476 Il dottor Stanley Jones, un missionario cristiano, giunse in visita al Maharshi. Scriveva libri e teneva conferenze, inoltre dirigeva due ashramam nell’India del nord. Era accompagnato da un altro uomo e due signore. Stava scrivendo un libro ‘On the Indian Road’ (Sulle Strade dell’India) e voleva incontrare i grandi personaggi spirituali indiani per raccogliere materiale per il libro. Voleva sapere come hanno proceduto i saggi indiani e quali esperienze Continua a leggere →

Ramana Maharshi, discorso 582

“Se si continua a desiderare”, disse Sri Bhagavan, “non si potranno soddisfare tutti quei desideri. Ma se si rimane privi di desideri, allora tutto apparirà disponibile. Siamo mentalmente immersi nella moglie, nei figli, nel lavoro, e così via; in verità essi sono in noi, appaiono e scompaiono secondo il nostro prarabdha (karma). “La mente che rimane ferma è samadhi, non importa se il mondo venga percepito o meno. L’ambiente, il tempo e gli oggetti sono tutti in me. Come possono Continua a leggere →

Ramana Maharshi, discorso 355

D.: L’educazione non rende un saggio più utile al mondo di quanto lo sia un analfabeta? M.: Anche un uomo istruito deve inchinarsi davanti al saggio analfabeta. L’analfabetismo è ignoranza, l’istruzione è ignoranza erudita. Entrambi sono ignoranti del loro vero scopo. Un saggio invece non è ignorante perché per lui non v’è scopo.   Continua a leggere →

devi rimuovere la falsa identificazione col non-Sé mediante il Sé

Sri Ramana Maharshi, dal Discorso 542 Annamalai chiese: – Spesso ho il desiderio di vivere in solitudine per poter dedicare tutto il mio tempo alla meditazione. Si tratta di un desiderio buono o cattivo? M.: – Questi pensieri comporteranno una reincarnazione perché si possano realizzare. Cosa importa come e dove ti trovi? Il punto essenziale è che la mente deve rimanere sempre nella sua Sorgente. Se la mente è attiva anche la solitudine si trasformerà in un mercato. Non serve chiudere Continua a leggere →

la sadhana advaitina è lo sforzo di rimanere consapevoli del Veggente!

Per poter dimorare nel Sé, che è essere il Sé, che è il sahaja samadhi, lo stato naturale, è necessario che la pressione psicologica degli eventi della vita diminuisca. Se gli eventi della vita ci coinvolgono troppo, il Sé, la Pura Coscienza che è il sostrato del film della vita, verrà offuscato. Riportandoci di continuo al Sé, il percipiente ultimo, attraverso il questioning: “Chi pensa, sente, immagina, percepisce ciò che sto sperimentando?”, a un certo punto avviene un distacco maggiore Continua a leggere →