come abbandonarsi a Dio – 2

Quando hai dei sentimenti negativi, trasformali nel loro opposto.

Non credi che ce la farai a raggiungere la realizzazione? Senti che ce la farai.
Ti senti debole? Senti che sei forte.
Ecc.

Fallo sempre e trasformerai la tua mente da ostacolo in aiuto.

Questa pratica, quando fatta nello stato di abbandono a Dio, è molto potente perché sai che lo stai facendo a favore della tua Vera Natura. Ben diverso è quando pratichi le affermazioni positive per offrirle al benessere del tuo io personale. Se sei sensibile spiritualmente, senti che investendo energie per migliorare l’ego stai in realtà creando barriere alla realizzazione del vero Sé.

Non praticare meccanicamente come in una gara lessicale; pondera quale sia realmente l’opposto in quella situazione.

Ad esempio, nutri odio verso qualcuno? Chiediti: “Posso amare questa persona?”, e vedi cosa emerge. “Ok, posso non odiarlo, ma mi è sinceramente antipatico”. Chiediti: “Posso amare di più questa persona?”, e così via… Non si tratta di forzarti ad amare qualcuno, si tratta di aprire il tuo amore che è la natura di Dio. Perciò sei libero di fermarti al punto in cui vuoi, ma se vuoi realizzare il Divino, la prossima volta tenterai a fare un passo in più verso l’amore.

Ho creato un protocollo che può essere fatto in diade o da soli:

1. Individua un sentimento negativo (anche nella memoria del passato).
2. Trasformalo nel suo opposto.
3. Senti che è veramente l’opposto a quel sentimento negativo?

Ripeti dal punto 1 al 3.