da qualche giorno sono nel Sé in modo continuo

Shivananda (ieri) — Buongiorno Soham. Questa notte ho sognato qualcuno che mi diceva: “Vuoi partecipare anche tu?”. Sentivo che in alto, sopra, fuori, c’era questo fiume-torrente come un vortice circolare. Ci dovevo entrare dentro. “Si, voglio partecipare. Ma come faccio, non ho i mezzi?” rispondo.
Questa persona tira fuori quasi magicamente una specie di canoa-kajak. “È nuovo” mi dice, “Ti accompagno”.
Percorro una specie di tunnel. Vedo tante persone sedute in attesa che arrivi il loro turno. Il tunnel è lungo e buio ma passo davanti a tutti e penso che alcune persone devono proprio aspettare tanto, tantissimo prima che giunga il loro momento. Alcuni se ne stanno lì addormentati.
Ecco la fine del tunnel. Ci sono, c’è luce, il vortice d’acqua è lì.
“Tra pochissimo è il tuo turno. Sei pronta?” mi chiede la persona che mi ha accompagnato. “Sì” dico, “è il mio momento”.

Soham — È sahasrara, il 7° chakra; si sta aprendo.
Shivananda — È da un po’ che sento un formicolio sulla testa.
Soham — Quando si apre senti anche un vento sulla testa.
Shivananda — Sì, sento anche quello.
Soham — Allora si è aperto.

Shivananda (stamattina) — Buongiorno Amata Jnanananda. Da qualche giorno sono nel Sé in modo continuo. Ho atteso qualche giorno per esserne sicura. Ho come la sensazione di essere una vibrazione che sta sopra la testa. Sembra che nasca dal respiro, dalla radice del naso, salga sulla fronte-testa, e lì si espande, si sofferma, pulsa. È un arrendersi dolce e delicato, piacevole e forte.
Non ho forze per opporvi resistenza: mi chiama, mi attrae.
Ieri sera, ascoltando Techetecheté, alcune canzoni mi hanno scatenato una serie di brividi, vibrazioni, che sembravano nascere da me, ma non c’era il sentimentalismo legato alla canzone. Un qualcosa di naturale e libero piacevole e armonioso.
Con infinita gratitudine.
Shivananda