la fiducia in Dio: la chiave ultima per la liberazione definitiva

Il Brahman è un terremoto di beatitudine, Ramana lo sottolinea di continuo. È vero, dopo un anno e mezzo o due si riassorbe nel Sé e rimane come Pace eterna, ma al momento questo non ci interessa. Alcuni aspiranti non hanno tutta questa beatitudine, entrano in uno stato unitivo, godono di quella tranquillità… ma non basta! Penso a quel mio allievo che dopo 8 anni di pratica dell’advaita vedanta è caduto verticalmente dalla via. Rifletto: “Questi aspiranti non mantengono la realizzazione. Continua a leggere →

due concezioni di samadhi

Lo yogi concepisce il samadhi come una trance, mentre lo jnani non lega il samadhi a uno stato di trance. Da cosa deriva tale differenza? Andiamo al secondo versetto degli ‘Aforismi Sullo Yoga’. Patanjali dice: “Il samadhi (lo yoga) è l’assenza di movimenti mentale (vritti)”; quindi non può che essere una trance. Lo jnani invece dice: “Il samadhi è il distacco dai movimenti mentali”; perciò puoi andare a fare la spesa alla Conad, parlare con la cassiera, e al contempo rimanere Continua a leggere →

un dispiacere relativo

Di recente ho avuto un dispiacere relativo – poiché li colloco all’interno dell’illusione tali dispiaceri durano poco. Comunque, un allievo che studiava con me da più di 8 anni è ritornato di punto in bianco alla casella zero del gioco dell’oca, cioè è tornato com’era prima che iniziasse lo studio e la pratica dell’advaita vedanta. Eppure lo ritenevo prossimo alla realizzazione; era nella fase in cui l’aspirante può entrare a volontà nel Sé, il che significa che il suo samadhi Continua a leggere →

il chakra del cuore

SE L’ASPIRANTE NON HA APERTO COMPLETAMENTE IL CHAKRA DEL CUORE NON OTTERRÀ LA REALIZZAZIONE! Se andate sul mio sito, vedrete che da anni predico che Bhakti è indispensabile per la realizzazione, e ho invitato più volte i sadhaka a implementarla. Non basta! Questa non è scienza. Avrei dovuto essere più esatto: L’ASPIRANTE CHE ANELA ALLA LIBERAZIONE DEVE APRIRE COMPLETAMENTE IL CHAKRA DEL CUORE. Manifestazioni di grande amore e compassione non significano che Kundalini sia stabile nel Continua a leggere →

un dialogo con Shivananda

Shivananda: — Amato buongiorno. Vorrei integrare quello che ho detto ieri riguardo alle Quattro Dimore Sublimi, aggiungendo altre considerazioni che mi sono venute in mente questa notte. Come prima cosa mi è venuto in mente che quando sei in meditazione nel Sé la mente viene trascesa. Il Sé sembra non essere toccato da nulla; la realizzazione stessa è in un certo senso illusoria. — Quando la mente viene trascesa il Sé semplicemente ‘è’ e non vi sono più concetti. Se in tale stato Continua a leggere →

l’apparizione di Jnanananda

31/08/2023 Ieri Jnanananda ha avuto mezza giornata libera e ho potuto sentirla la sera. Aveva una vocina flebile come una lungodegente rimasta per troppo nel reparto cucine 😆. “Sono molto stanca” ha detto, ma in quelle parole vi era serenità, malgrado le condizioni del corpo. “Come stai?”, mi ha chiesto. “Bene”. “Ti posso parlare di una cosa che mi è capitata? Va bene per te che te ne parli adesso”. “Certo”. “Martedì, quando ho avuto il giorno libero, mi sono Continua a leggere →

lo jnani è apparentemente nel mondo ma non è del mondo

Shivananda: — Cara Jnanananda, come stai? Ieri mi sei venuta in mente perché sono stata al supermercato. Mi trovavo nel flusso del Sé, facevo la spesa beatamente e ad un certo punto è successo qualcosa. Non sapevo che giorno fosse, se era sera, mattina o pomeriggio, e neanche bene cosa stessi facendo. Mi sono chiesta se fosse domenica, poi ho pensato che era giovedì. Insomma, ci ho messo un po’ per rimettere insieme i pezzi e quando sono risalita in macchina mi sei venuta in mente tu. Con Continua a leggere →

sonno profondo, beatitudine e turiyatita esaminati in quanto stati ininterrotti

‘Guru Vachaka Kovai’ di Sri Muruganar con commento di Sadu Om. Capitolo 76 - ‘Il Sonno Profondo’. Grazie a Sri Jnanananda per avermi segnalato questo passo. *    *    * 455 - Anche se gli uomini godono della somma felicità durante il sonno profondo, in cui non esiste nient’altro che il Sé, invece di capire che quella è la vera felicità e cercare di realizzarla nella vita [cioè praticare l’indagine sul Sé per sperimentarla ininterrottamente anche nello stato di veglia], Continua a leggere →

dialoghi sul nirvikalpa

raccolta di scritti e dialoghi, con il mio gruppo, sul nirvikalpa 1. — Fai meditazione formale? Quanto tempo al giorno? Come la fai? Quali esperienze hai? — La faccio la mattina presto. Se riesco faccio due sessioni di 45 minuti intervallate, altrimenti ne faccio una di un’ora. Che esperienze ho? Sono nel Se ma non come di giorno; sono più libera dal corpo, alcune volte mi sento il vuoto. Permane quasi sempre una sorta di mente che sono io ma non è quella deviante, è una mente che Continua a leggere →

non so come si fa ad essere naturale

– Non so come si fa ad essere naturale? Soham – Non considerare l’esperienza separata da te. Allora smetterai di essere duale e sarai Uno, l’Uno senza secondo, il Sé. Facciamo un esempio. Un governo promulga leggi ingiuste, controlla tutta la propaganda e tu non puoi farci niente. Allora ti arrabbi, come puoi trovare la pace mentale in queste condizioni? La puoi trovare soltanto se non consideri l’esperienza separata da te! Il mondo che appare deriva dalla proiezione delle Continua a leggere →