la realizzazione di Mahasara

L’avevo già postata l’anno scorso, ma è così bella e chiara che mi è gradito ripostarla a un anno di distanza, questa volta correlata alla realizzazione di Jean Klein, che è del tutto simile nell’esperienza e persino nelle circostanze.

Mahasara, 3 giugno 2022:

Seduta sul balcone. Osservando il volo di una rondine, sento il battito d’ali nel Cuore… Tutto accade in me.

Da quando ho avuto questa esperienza, accade sempre più spesso. Ora cerco di spiegare meglio. Dal balcone ho guardato le rondini volare e all’improvviso sono stata presa, catturata completamente da loro, come se tutto ciò stesse accadendo in me. Sentire, percepire il fruscio e movimento delle ali nel Cuore. La Realtà, la Verità, il Sé, Quello. Per un po’, non so dare un tempo, la vita scorreva senza interferenze dell’ego. Ero in una pace che non si può spiegare né paragonare a niente di diverso, a null’altro. Qualsiasi separazione tra te e me è scomparsa nell’Unità. Solo questo riconoscimento: essere nel ‘presente, ora’, in una libertà, una pienezza, una pura gioia. Ho sentito una gratitudine totale.

Un Amore in cui la mente si è dissolta nell’Amore’. Questa ‘esperienza’ rimane, non si dissolve, anzi, quando gli occhi si posano sul mondo c’è questo accadere, accade da sé.

Tutto è Brahman 💖

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La realizzazione di Jean Klein

Per due anni c’era stato un ritrarsi di tutta l’energia comunemente usata nel divenire: così che quando un volo di uccelli attraversò il mio orizzonte, invece che perdermi nell’oggetto, l’oggetto si perse in me ed io mi trovai in una consapevolezza libera da tutti gli oggetti. Questa volta ciò che ammiravo, gli uccelli, si dissolse nella mia ammirazione, nella presenza, E l’ammirazione si dissolse nell’Ammirato. Prima che apparissero gli uccelli, ero stato in un profondo e prolungato stato di essere aperto all’apertura, trovai me stesso come apertura, identico all’apertura. L’apertura era il mio essere, non c’era più dualità.

– C’era qualche altra differenza tra questa volta e le altre volte in cui aveva guardato un volo d’uccelli?

Prima c’era ancora un osservatore che osservava qualcosa. In quel momento ci fu semplicemente un osservare senza un osservatore. Precedentemente mi era diventato spontaneo vivere nella pura percezione degli oggetti, non vivere nella mente divisa. Per molto tempo ho ignorato il sorgere di tutte le qualificazioni.

– Ignorato?

Appartiene all’approccio tradizionale e anche a quello del mio maestro: mai rifiutare il sorgere delle qualificazioni o indulgere in esse, ma semplicemente ignorarle, ed eventualmente dimenticarle. Né ricercare la libertà, né evitare la non libertà. La mente cessò semplicemente di avere un ruolo eccetto quello puramente funzionale.

(Da Jean Klein, Intervista)