sonno profondo, beatitudine e turiyatita esaminati in quanto stati ininterrotti

‘Guru Vachaka Kovai’ di Sri Muruganar con commento di Sadu Om. Capitolo 76 - ‘Il Sonno Profondo’. Grazie a Sri Jnanananda per avermi segnalato questo passo. *    *    * 455 - Anche se gli uomini godono della somma felicità durante il sonno profondo, in cui non esiste nient’altro che il Sé, invece di capire che quella è la vera felicità e cercare di realizzarla nella vita [cioè praticare l’indagine sul Sé per sperimentarla ininterrottamente anche nello stato di veglia], Continua a leggere →

manifesto e immanifesto sono soltanto ‘Uno’

Nella Realtà, Colui che è l’essere tutto ed è anche senza essere, è unicamente Lui. Perciò la distinzione tra manifesto e immanifesto è solo il punto di vista dell’individuo. Colui che è manifesto è Colui che è immanifesto, e Colui che è immanifesto è Colui che è manifesto. Là dove devoto, devozione e l’oggetto della devozione sono il medesimo Uno, cos’altro è la devozione se non un gioco? Sri Anandamayi Ma • Vedi anche “Due visioni dell’evoluzione spirituale a confronto”.   Continua a leggere →

come abbandonandosi all’unione samadhica col Sé, cioè a Turiya, la mente venga ‘naturalmente’ distrutta

Non si è più né uomo, né donna, né Dio, né vacuità… solo un Nulla Assoluto. Tutto fluisce, quello che arriva in seguito non dipende da ‘me’. Mahasara Commento di Soham Per Nulla Assoluto, Mahasara non intende un oggetto che si presenta come un Nulla Assoluto col quale ella si identifica, bensì l’assenza di concetti, cioè l’ASSENZA DI MENTE. A dispetto dei timori della scuola di Siddharameshwar, Nisargadatta e Ranjit, riguardo al fatto che un presunto jnani rimanga intrappolato Continua a leggere →

nessuno che potesse essere paragonato a Sri Nisargadatta Maharaj

Come si può anche soltanto iniziare a scrivere un tale tributo? Dopo aver trascorso più di sei anni in India e aver incontrato circa 50-60 insegnanti, guru e maestri di meditazione, posso inequivocabilmente dire che non c’era nessuno che potesse essere paragonato a Sri Nisargadatta Maharaj. Perché? Perché ci sono quelli che hanno accesso a QUELLO e si sono ‘Autorealizzati’ e quelli che sono in grado di insegnare. La combinazione che vede coesistere le due cose è veramente rara. ‘Io’ Continua a leggere →

uno svelamento gioioso come lo è il profumo di un fiore

Antonio - Il realizzato advaita rinunciando al mondo, e quindi all’azione che tale mondo esige, si trova in una condizione di pura astrazione inerziale. È così? Raphael - Il realizzato advaita compie solo due azioni: quella che si riferisce al mantenimento del proprio corpo-proiezione, fino a quando questo sussiste, e quella che consiste nel trasformare la coscienza di coloro che bussano per essere. Ma, in definitiva, per l’advaitin queste non sono azioni, compiti o doveri, ma semplicemente Continua a leggere →

lyrics reinterpreted from a bhakti viewpoint

Testi reinterpretati dal punto di vista della devozione a Dio OH MIO AMORE, MIA DOLCEZZA Oh mio amore, mia dolcezza, ho desiderato ardentemente il tuo tocco per lungo e solitario tempo. E il tempo passa così lentamente, e il tempo può fare così tanto. Sei ancora mio? Ho bisogno del tuo amore. Ho bisogno del tuo amore. Dio dammi un po’ del tuo amore. Fiumi solitari scorrono verso il mare, verso il mare, alle braccia aperte del mare. Fiumi solitari sospirano: “Aspettami, Continua a leggere →

sulla bhakti

— Ormai sono ripetente. Devo praticare per un po’ di tempo ‘Ama Tutto ciò che appare’ e poi rifare l’esame. — Tu hai già il cuore aperto, ho visto come ti prendi cura delle persone non appena hanno bisogno d’aiuto. Il tuo amore è bloccato dal fatto che hai concluso che vi sono nemici, gente cattiva che opprime gli altri. Questo appare su un basso piano di consapevolezza. Ma dal punto di vista del Sé immanente (Isvara), sono tutti bambini bisognosi di amore, e sono tutti figli Continua a leggere →