— Ciao Sergio. A volte l’energia che si rilascia dalla pratica è davvero tanta. Anche la pratica sull’accettare l’altro mi ha “confuso” non poco. Mentre il mio amore andava verso l’altro, potevo vedere che non era del tutto puro… Come mi accade spesso, una vocina interiore mi dice di prendere più distanza dalla nuova esperienza in corso. Anche amare è uno sforzo, e benedetto sarà quel giorno che non dovrò pensare nemmeno all’amore! Ahahah
— Tu sei ben più avanti della meditazione Tonglen! Forzandola ti sei identificato con l’energia. Ma le considerazioni con cui ne sei presto uscito, confermano il livello, che vedi oltre la dualità.
— Volevo discutere con te sulla mia meditazione quotidiana. A volte (se non spesso ultimamente) sento il forte desiderio di non mettermi a meditare. in questo tempo (di rilassamento) emerge una calma e una serenità che mi fa comprendere quanto io continui a spingere. Quanta fretta che ho. Ma che fretta ho! Io sono sempre IO. Fretta! fretta! E di cosa? Lasciarsi cullare dalla quotidianità è meraviglioso. È un flusso. Io osservo, mi coinvolgo consapevolmente e godo con piacere ciò che accade. La mia mente oramai va a ritroso. tende a lasciar correre piuttosto che coinvolgersi direttamente. Accade qualcosa (in passato avrei re-agito) e non faccio altro che fare l’esatto opposto. Accetto l’altro cosi com’è, e glie lo faccio capire. Con un sorriso, con una parola o semplicemente accogliendolo nella mia presenza. Tutto ciò è meraviglioso. La mente “razionale” ha sempre meno impatto su di me.
Ti voglio bene.
— Porta l’attenzione allo spazio vuoto della consapevolezza (o coscienza) – quel silenzio informe da cui tutto nasce e a cui tutto ritorna – e contemplalo.
Quello è la Verità, Quello è il Sé, Quello è la Sorgente da cui puoi dire della manifestazione: NON È REALE!
Le fasi sono tre:
1. Comincerai a familiarizzare con questo spazio e gradualmente ti porterai fuori dalla mente (fatta di questo e quello, di esistenza di oggetti fisici e sottili, di te e degli altri esseri)
2. Comincerai a ‘vedere’ che Quello è la Sorgente e le tue identità, fisica (il corpo) e concettuale (il pensiero io), cominceranno a sbiadire.
3. Riconoscerai che quello è il vero TU: grande Beatitudine e senso di liberazione! Poi e solo una questione di diventare stabili.
Langford ci ha messo solo 3 mesi per realizzarsi in questo modo, ma era uno che meditava da 30 anni 12 ore al giorno, escluso poche eccezioni. Perciò ti concedo 9 mesi per questa metamorfosi.