Pace

— Eccomi qua Sergio, prima di continuare a scriverti ho dato una sbirciatina a Facebook e ho visto il video “I conflitti appartengono al Sé separato”. Dovrebbe essere questa la risposta a quello che volevo chiederti, ma sono così poco stabile nel Cuore che basta un nulla per farmi ricadere nella trappola della mente.

In effetti volevo parlarti dei problemi con mio figlio e di come gestirli. Sta male psicologicamente e farei qualsiasi cosa pur di vederlo sereno. Come mi è difficile vederla soffrire… Ho fatto l’esercizio del terzo occhio che mi avevi suggerito per lui, costantemente per più di un mese.

 Quindi il mio sbaglio è questo: VOLERE qualcosa?… In questo caso volere il meglio per lui? Devo SOLO (‘solo’ si fa per dire) amarlo? E accettare (CONSTATARE) questo suo star male?

Sei il mio timone per correggere la rotta.

— La soluzione ai problemi dell’umano non è umana. Per questo è difficile vederla e solo pochi, molto determinati, riescono tra molte difficoltà.

Rispetto a tuo figlio ti chiedo: Tu sai chi è lui? Tu sai cos’è il meglio per lui?

Tu non hai mollato! Senti ancora di essere l’agente!! Quindi c’è sempre qualche problema e soprattutto sei molto critica verso te stessa. Come puoi essere nel Cuore in questo modo?

Si dice che il non ha nome, invece è facilmente nominabile: si chiama PACE!!! E questa PACE si tramuta in SILENZIO.

Tu forse potrai pensare: “È bello, è un nome poetico!”. Sì è bello e poetico, ma è anche una definizione scientifica. Nel secondo versetto del primo capitolo degli ‘Aforismi sullo Yoga’, il Rishi Patanjali afferma: “Lo Yoga (lo stato di unione) è assenza di movimenti mentali (yoga chitta vritti nirodha)”, e l’assenza di movimenti mentali è: PACE!! Questa PACE conduce alla non-azione e al crollo dell’illusione di essere l’agente, che è la causa dell’ego.

Adesso ti do l’esercizio che devi fare per rimanere stabile nel Cuore:

Trova la PACE che è in te. Non uno stato pacifico che nasce da questo o quello, ma la PACE oltre le condizioni, oltre le ragioni, la PACE non-nata, che è sempre stata e sempre sarà, la PACE che è la tua Vera Natura, il Sé!

Quando l’hai trovata, riversala all’esterno. Trova la PACE nelle tribolazioni del mondo, nella sofferenze degli esseri senzienti, nell’agonia. Trova questa PACE e chiediti: “Chi sono questi esseri desideranti e sofferenti? Chi è mio figlio? Chi sono miei familiari?”. Quando avrai trovato la risposta ti accorgerai che eroghi PACE su di loro, senza volerlo, in modo naturale, come una fonte che getta acqua semplicemente perché è fatta così.

Quello è il vero aiuto che puoi dare, ed è la base di ogni altro aiuto relativo. Ecco perché Sri Ramana, quando qualcuno gli diceva di voler salvare il mondo, rispondeva: “Non conoscete voi stesso e volete salvare il mondo? Conoscete voi stesso, e dopo vedrete”.