quel sostrato di silenzio-distacco

— Hai descritto bene lo stress e il dispiacere per le disavventure di una persona cara.

Sotto questi eventi dovrebbe essere rimasto uno strato di Silenzio-Distacco che nasce dal fatto che sai che queste cose fanno parte di un sogno, non sono la Realtà; ciò pur non rifiutandole né sottraendoti ai doveri che esse possono comportare. Lascia che lo strato di Silenzio-Distacco impregni anche l’evento stressante.

Quando ci si realizza bisogna rivedere le abitudini con cui rispondiamo alla vita. Questo avviene gradualmente, con tranquillità, senza stress, perché hai già capito tutto quello che c’è da capire. C’è solo da rivedere le reazioni condizionate, stimolo-risposta, che ora però hanno perso le radici. Questa assenza di radici va notata!

Bisogna capire che, anche dopo la realizzazione, la vita umana continua a scorrere così com’essa è. Se si leggono le scritture si vede che Grandi Santi soffrono per la morte dei loro cari, rispondono alle ingiustizie, combattono guerre, ecc. Ciò che è cambiato è che ora questi eventi non hanno più radici. Il neorealizzato deve notare questo Distacco-Silenzio di base, senza sentirsi obbligato a cambiare la realtà relativa come essa è, come invece vorrebbe un neofita. Questo notare accelera lo stabilirsi nella Trascendenza.