un dolce miele mi chiama, mi attrae a sé, mi riempie mi ammalia, mi incanta e mi immobilizza, è simile a uno struggersi

Durante il giorno ho come la sensazione di essere leggermente narcotizzata, nel senso che guardo un panorama o qualsiasi altra cosa, ma il mio guardare non ha uno scopo preciso: è spazioso, è pulito… Magari mi soffermo a guardare la forma delle foglie di una pianta o i fiori del prato, ma senza i sottotitoli.
Se ho la possibilità, ad esempio quando sono a casa, mi ci abbandono. Allora il respiro si fa sempre più dolce e delicato, un dolce miele mi chiama, mi attrae a sé, mi riempie mi ammalia, mi incanta e mi immobilizza, è simile a uno struggersi.
Sul lavoro o in altre situazioni ho una sensazione di distacco, come avere un buco nella testa in cui passa l’aria.

Con immenso amore e gratitudine ❤️🙏🌺

Shivananda*

Soham — Quel sentirti leggermente narcotizzata rientra nel sonno desto, segno di introversione, abbandono, di essere senza mente, o ‘senza sottotitoli’ come dici amabilmente tu. La pura percezione sensoriale, spesso descritta nelle storie zen, è senza mente. In tale abbandono ci si sente attratti dalla propria Essenza, come da un miele.

* Shivananda è entrata nel kevala nirvikalpa samadhi dopo soli sette mesi e mezzo di pratica sotto la guida di Jnanananda.