totale non attaccamento significa liberazione

Un giorno Kavyakantha Ganapati Muni (fu tra i primi discepoli di Bhagavan) chiese: “Penso che un uomo possa vivere con tre rupie al mese. Qual è l’opinione di Sri Bhagavan?”.

Maharshi – Un uomo può vivere felicemente solo se sa di non avere bisogno di nulla per vivere [discorso 555].

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Soham:

Il totale non attaccamento è la liberazione stessa. Chi lo realizza anche solo per un momento, in quel momento sperimenta la liberazione. Sri Ramana Maharshi è totale non attaccamento. Da quando a 16 anni si rifugiò ad Arunachala, si disfò di tutto ciò che aveva e rimase nudo in samadhi nel Tempio. I sacerdoti lo convinsero ad indossare un perizoma in rispetto del senso del pudore altrui. Rimase sempre scalzo, anche se il sentiero intorno ad Arunachala è pieno di spine. Ebbe ad affermare: “Quando per la prima volta feci la biksha (questua) per il cibo, mi sentii un Re”.

Essere figlio di Ramana Maharshi significa essere nel totale non attaccamento. Questo ovviamente include gli oggetti materiali, ma anche il proprio corpo, la salute e i contenuti psichici.

Totale non attaccamento significa assenza di mente (tranne quella puramente funzionale). Assenza di mente significa: ‘niente offusca più il Sé’. ‘Niente offusca più il Sé’ significa Pace, beatitudine, liberazione, nessuna catena. Perciò ‘Totale Non Attaccamento’ è in sé ‘Liberazione immediatamente fruibile’.

Si può ripulire l’intera mente col non attaccamento. Hai un problema? Trova gli attaccamenti che lo sostengono, mollali e il problema collasserà. Oppure apparirà un tuo comportamento più naturale, privo di compulsioni, che lo risolve. Ad esempio, vi sono persone che vivono in uno stato ansioso perché sentono di non avere tempo. È un attaccamento al concetto di tempo, se lo mollano si libereranno da quel problema; il tempo esiste solo nella mente.

Il totale non attaccamento si sbarazza anche dell’ego conducendo al sentire: “Io non esisto” (in quanto io individuale).