cambiare prospettiva

Sri Ramana Maharshi, dal Discorso 473

“Si dice che coloro che vivono o muoiono nel raggio di trenta miglia da Arunachala ottengano la mukti naturalmente. Si dice anche che la liberazione si possa ottenere soltanto con jnana. Ma il Purana afferma che il vedanta vijnana è difficile da ottenere. Dunque mukti è difficile, ma vivere o morire intorno alla collina concede facilmente la liberazione. Come può essere?”.

M.: Shiva dice: “Per mio comando” chi vive qui non ha bisogno di iniziazione, diksha, ecc., ma ottiene la mukti. Questa è l’affermazione-comandamento di Shiva.

D.: Il Purana dice anche che coloro che sono nati qui appartengono al gruppo di seguaci di Shiva sotto forma di fantasmi, spiriti, esseri disincarnati e così via.

M.: Così si dice anche di altri kshetra [luoghi di pellegrinaggio], ad esempio di Tiruvarur, Chidambaram.

D.: In che modo la semplice vita o la morte qui conferisce la mukti? È difficile capirlo.

M.: “Darsanad Abhrasadasi jananat Kamalalaye, Kasyantu maranam muktih smaranad Arunachale” = Vedere Chidambaram, nascere a Tiruvarur, morire a Benares, o semplicemente pensare ad Arunachala, significa essere sicuri della Liberazione.
Jananat Kamalalaye significa ‘nascere a Kamalalaya’. Che cosa è? È il Cuore.
Allo stesso modo Abhrasadasi è la sede della Coscienza; Kasi è la Luce della Realizzazione; ricordare Arunachala completa il versetto e va inteso nello stesso senso.

D.: Quindi la bhakti è necessaria.

M.: Tutto dipende dal modo di vedere. Si può pensare che tutti quelli che nascono a Tiruvarur, o visitano Chidambaram, o muoiono a Benares, o contemplano Arunachala siano mukta.

D.: Io penso ad Arunachala ma non sono ancora un mukta.

M.: Bisogna cambiare il modo di vedere. Ricordate cosa tale cambiamento produsse in Arjuna? Ebbe la visione del Sé Cosmico. Sri Krishna afferma: “Dei e santi sono desiderosi di vedere la mia Forma Cosmica, ma Io non ho soddisfatto il loro desiderio. A te però concedo la visione divina con la quale puoi percepire quella Forma” [Bhagavad Gita, Capitolo XI].

Dopo aver detto questo gli mostra forse ciò che è? No. Dice ad Arjuna di vedere in Lui tutto ciò che desidera vedere. Se quella fosse stata la Sua vera forma, avrebbe dovuto essere immutabile e conosciuta come quella reale, vera. Invece ad Arjuna vien detto di vedere tutto ciò che desidera. Allora dov’è la Forma Cosmica? Dev’essere in Arjuna.

Inoltre Arjuna in quella forma vede divinità e santi che lodano il Signore. Ma se Krishna ha negato a dèi e santi la visione di quella forma, chi sono quelli che vede Arjuna nella sua visione?

D.: Devono essere nella sua immaginazione.

M.: La loro presenza è dovuta al modo di vedere di Arjuna.

D.: Allora il modo di vedere dev’essere cambiato per grazia di Dio.

M.: Sì. È ciò che succede ai bhakta [che adorando Dio e il Guru percepiti esterni ad essi, hanno inizialmente una visione duale].

D.: Un uomo sogna una tigre, si spaventa e si sveglia. La tigre di sogno appare all’ego onirico che si spaventa. Perché, quando l’uomo si sveglia,  l’ego di sogno scompare e l’uomo si desta con l’ego dello stato di veglia?

M.: Ciò dimostra che l’ego è il medesimo. Sogno, veglia e il sonno sono fasi transitorie dello stesso ego.

D.: È così difficile individuare la mente e la stessa difficoltà è sperimentata da tutti.

M.: Non potrete mai trovare la mente attraverso la mente [impresa che tentò inutilmente Freud]. Bisogna andare al di là della mente per scoprire che la mente non esiste.

D.: Allora bisogna andare direttamente a cercare l’ego. È così?

M.: Questo è tutto. Mente, ego, intelletto sono tutti nomi diversi per l’unico organo interiore (antahkarana). La mente è solo un aggregato di pensieri. I pensieri non possono esistere se non per l’ego. Quindi tutti i pensieri sono pervasi dall’ego (aham). Scoprite da dove nasce l’io e gli altri pensieri spariranno.

D.: Ciò che rimane non può essere l’io, ma la Pura Coscienza.

M.: Proprio così. Iniziate cercando la felicità. Attraverso l’analisi scoprite che l’infelicità è causata dai pensieri, che sono chiamati la mente. Mentre cercate di controllare la mente, cercate l’ ‘io’ e vi ritrovate fisso nell’Essere-Conoscenza-Beatitudine.

Un altro devoto: “Che cos’è allora la mente?”.

M.: La mente è coscienza che ha acquisito delle limitazioni. In origine siete perfetto e illimitato, in seguito assumete delle limitazioni e diventate la mente.

Commento di Soham – La prospettiva che va cambiata per ottenere la Liberazione è che TUTTO È IN TE. E questo tutto è IL SOLO SÉ.