Non mollare l’io nemmeno per un secondo

— Caro Sergio, eccomi qua. È bastato leggere il tuo post per ricadere nel Cuore (posso continuare a chiamarlo così?). Ed è stato un continuo entrare ed uscire. Appena mi accorgevo che ne ero uscita, richiamavo la sensazione di io, e mi ritrovavo in questo stato di gioia. Questa mattina riparto nella stessa maniera.

È così semplice che non capisco come mai talvolta non ci riesca e come mai certe situazioni ed emozioni mi riportino fuori.

— Avviene proprio così al tuo livello. Entrare e uscire dal Cuore, cioè entrare e uscire dallo stato unitivo del samadhi, è tanto semplice, ma quando sorgono memorie, impressioni mentali con cui l’io è ancora identificato, lo perdi. Ecco perché non devi mai più mollare l’attenzione sull’io, tutto il tempo, 24 al giorno, anche nel sogno!

L’io è double face. Da un lato è l’Essere-Coscienza, il , dall’altro è il ‘pensiero io’ che, come un meschinissimo meteorite troppo vicino allo sguardo, compre il Sé e lo eclissa.

Perciò rimanendo sull’io, tu sei nel Sé quando non c’è eclisse, e quando invece si presenta come io individuale, ego, tu lo dissolvi attraverso la tua continua osservazione che inevitabilmente rivelerà la sua inconsistenza.

Quando dissolvi l’io, tu hai dissolto la radice della mente e di maya. Sarà difficile che mi dici che da piccola non ti sei sentita accettata… Non c’è più quel ‘chi’ non si è sentito accettato. Per dirla tutta, è così che risolviamo i nostri problemi, quelli del mondo e le relazioni con gli altri… uccidiamo il soggetto!…

NON MOLLARE L’IO NEMMENO PER UN SECONDO!

— Ritornando all’amore, dici che: “Tutto quello che esiste a livello mentale ha il suo opposto”. Quindi per trovare l’Amore bisogno andare oltre la mente.

TU sei già oltre la mente, l’Amore è già, non hai bisogno di trovarlo. Devi solo togliere la radice della mente, l’IO, che impedisce che sia COME GIÀ È.

— Ieri ero arrivata solo alla conclusione che l’amore, come si percepisce normalmente, è un’idea e che dovevo andare oltre questa idea. Ciò che trovavo era una forza creatrice e distruttiva che, vista dalla mente, agisce senza alcuna logica e che mi spaventava. Ora devo andare oltre la mente.

— Sì, kundalini è così. ma kundalini, fin quando non diventa il Sé, agisce nella fenomenalità, e incarna l’aspetto creativo, sostentativo e distruttivo di madre Shakti.