due sogni e tre realizzazioni

Shivananda — Amato Sergio buongiorno. Ti mando gli ultimi due sogni.

Nel primo tutte le parti sono me: l’azione del fotografare, la persona fotografata, la domanda e la risposta sono in pratica da me a me.
Esclamo: “Sono io!”. “Ma come fa a sapere che sono io?”.
Poi vedo una scena. C’è una persona seduta sulla sabbia. Da sotto la persona escono due braccia enormi e lunghe che con una fotocamera scattano una fotografia alla persona seduta e se ne ritornano sotto la sabbia. Allora dico: “Sono sicura di chi sei. Ti ho fotografato mentre dormivi e tu non te ne sei accorta”.

Nel secondo sogno chiedo a mia sorella: “Perché non mi dici che giovedì pomeriggio lavoriamo?” (il giovedì pomeriggio è chiusura settimanale).
Risponde: “Il lavoro va avanti da sé, ognuno sa cosa deve fare. Non c’è da preoccuparsi”.
Poi vedo che dà via tutti i libri e l’enciclopedia Conoscere. A me dispiace dar via tutto; prendo due libri, li incarto e li nascondo in una borsa. Ma viene da me una ragazza mandata da mia sorella, e dice: “Mancano due libri”. “Guarda in questa borsa” le dico aprendola. “Sì, sono questi” conferma, e li porta via.

Soham — Sono bellissimi, e confermano le comprensioni che hai scritto nell’ultimo report.

Le due mani che scattano la foto sono la consapevolezza che ti ha mostrato Chi Sei Tu senza che in quel momento te ne accorgessi.

Tua sorella, in questo caso, rappresenta la tua parte spirituale che dice a quella identificata col mondo: “Non c’è nessun lavoro, tutto si svolge da sé. Ognuno sa cosa deve fare”. Ciò significa che hai capito che in quanto Sé non svolgi alcuna azione. Con “ognuno sa cosa deve fare” tua sorella ti dice anche come avviene l’azione senza azione dell’io-agente: il corpo, guidato dalla conoscenza accumulata, opera in automatico, mentre Tu lo osservi dall’esterno oppure sei assorbita nel sonno desto o nel samadhi.

Questo ci annuncia la tua avvenuta disidentificazione dall’io-agente dopo una breve ma intensa crisi.

Poi tua sorella butta via la conoscenza mentale (i libri). Tu ne trattieni due, ma lei viene a prendersi anche quelli. Questo ci dice che hai visto che la conoscenza relativa non appartiene al Sé e che il tuo abbandono al Potere Superiore è finalmente avvenuto dopo un periodo di resistenze tipiche del caso.

In conclusione hai ottenuto tre importanti realizzazione:

  • Hai capito che ‘Sei Sempre Quello’.
  • Hai capito che per il Sé non c’è nessuna azione, l’azione avviene in automatico.
  • Hai capito che la conoscenza relativa è del mondo.

Sono tanto felice dei tuoi successi. Stai andando come un jet, degna allieva di Jnanananda.